Da dove nascono le tue scelte e come decidere in modo più efficace
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Quante delle decisioni che prendi sono veramente il frutto di una tua scelta razionale?
Spesso pensiamo di saper scegliere, di avere davvero libero arbitrio, ma non sempre è così.
Hai presente quelle situazioni che ti fanno scattare come una molla o ribollire il sangue? A volte basta una frase del collega, un atteggiamento del partner, una situazione di ingiustizia che la nostra mente si offusca e le decisioni che prendiamo sono di pura reazione.
Sai dov’è il punto? Che queste situazioni sono un po’ estreme, ma in realtà quasi mai siamo davvero in totale libertà dai nostri istinti quando prendiamo una decisione. Quasi mai riusciamo quindi a fare scelte libere, ragionate e quindi efficaci.
Quasi mai siamo davvero liberi dai nostri istinti quando decidiamo!
Nessuno può conquistare per te è il Libero Arbitrio, la vera Libertà di scelta “interna”. Quella libertà che ti consente di non sentirti umiliato se qualcuno è contro di te, di non aver paura delle tue insicurezze in pubblico o davanti ad una aggressione verbale, di non farti frenare dai tuoi presunti limiti davanti ad una situazione sfidante, di non avere necessità che tutto sia sempre in ordine, preciso, organizzato, di superare le tue convinzioni limitanti, per ottenere davvero quello che desideri.
Da dove provengono le tue reazioni
Tutto ciò che viviamo, in particolare nei primi anni di vita, viene memorizzato nel cervello sotto forma di vere e proprie “registrazioni”. Il “questo non si fa” del papà, il “copriti altrimenti ti raffreddi” della mamma, la brutta figura a scuola così come l’empatia di un abbraccio o il divertimento di un gioco con gli altri bimbi. Tutto rimane dentro di noi sotto forma di regole, leggi, dinamiche, emozioni e convinzioni che diamo per vere, assodate, certificate.
Queste logiche sono ben spiegate nel fantastico libro “Io sono OK tu sei OK” di Tomas Harris, che ti consiglio vivamente.
In pratica in Analisi Transazionale si distingue:
- Genitore: costituisce l’insieme di regole, norme ed associazioni causa-effetto che abbiamo visto mettere in pratica. Sono registrazioni di ciò che accade esternamente a noi, sia eventi positivi che negativi. Non mettiamo in discussione questo insieme di leggi, sono per noi “verità”, perché sono state acquisite in un’epoca in cui non avevamo facoltà di valutazione.
- Bambino: è l’insieme di emozioni, stati d’animo e sensazioni vissute durante l’infanzia. Qui si ritrovano la creatività, la spensieratezza, la curiosità, tanto quanto il senso di smarrimento, di rifiuto o di abbandono. Questi eventi interni vengono spesso associati a situazioni, suoni, eventi.
Tutte queste registrazioni riemergono inconsciamente nel momento in cui la vita ci presenta una situazione simile a quella in cui la registrazione si è formata.
Ad esempio, se una situazione ti mette “con le spalle al muro” probabilmente richiamerai le registrazioni di frustrazione, rifiuto o abbandono presenti nel tuo Bambino. Allo stesso modo se provi rabbia o tensione per una regola “di buon senso” che è stata infranta, molto probabilmente quello è il tuo Genitore che parla.
Qual è il problema!?
Ok, ma fin qui è tutto regolare…dov’è il problema?
Il problema è dato dai traumi che abbiamo vissuto, situazioni scioccanti, relazioni morbose o poco sane, violenze psico-affettive, distacchi traumatici. Oppure se il nostro Genitore include regole troppo severe, iper-restrittive o magari che valevano per i nostri nonni o genitori ma che risultano decontestualizzate rispetto alla nostra vita di oggi. Tutte queste registrazioni, probabilmente valide al momento in cui si sono generate, potrebbero essere richiamate in futuro in un contesto anche radicalmente diverso, inficiando negativamente le nostre reazioni.
Immagina di reagire al tuo collaboratore che mostra disappunto con tutta la rabbia che hai provato quando da bambino hai provato umiliazione e non riconoscimento. Un po’ eccessivo, giusto? E pensa un po’ cosa può accadere se bastassero due starnuti per richiamare inconsciamente in te la paura della malattia, della sofferenza, della solitudine che questa può portare con sé. Finirai per essere eccessivamente sensibile, e magari per prendere medicine inutili, addirittura antibiotici.
Ecco allora che ci abbattiamo terribilmente per un errore anche banale o che in realtà era inevitabile. Semplicemente perché abbiamo richiamato una umiliazione particolarmente forte inflitta al nostro Bambino a seguito di un errore. E quindi l’errore per noi è insopportabile, qualunque esso sia.
O magari reagiamo in modo feroce ad una esternazione o una battuta del collega, che infondo voleva solo dire come la pensa o scherzare. Come mai? Perché probabilmente si è risvegliata in noi la rabbia di quando ci siamo sentiti un Bambino indifeso.
O non riusciamo a sopportare il nostro partner quando lascia in disordine; magari semplicemente perché il nostro Genitore prevede la regola ferrea che l’ordine sia la cosa più importante, e noi non abbiamo mai provato a mettere in discussione questa “legge suprema”.
Non sentirsi in grado di parlare in pubblico, di essere costanti, di fare sport, di sopportare persone, di leggere, di cambiare lavoro, di cambiare vita. Provare freddo prima ancora di uscire di casa, vivere di pulizie domestiche, aver paura di lasciare libertà ai figli o educarli in modo troppo rigido, non tuffarsi in mare per paura di affogare, non riuscire a dimostrare emozioni. Fino a sintomi più gravi quali claustrofobia, agorafobia o lievi forme depressive.
Tutto questo è il frutto di registrazioni del passato richiamate nel momento sbagliato o in un contesto differente da quello in cui si sono formate.
Allora siamo spacciati??
Secondo Freud sostanzialmente si: c’è una inevitabile relazione di causa-effetto tra le nostre azioni di oggi e ciò che abbiamo vissuto nel passato. Quasi non vi fosse speranza di essere davvero liberi di scegliere le nostre reazioni agli eventi. L’unica soluzione è quella di sanare il passato, tramite psicologia, psicoterapia, ipnosi.
Da Eric Berne in poi, invece, il gioco si fa più divertente, perché entra in ballo il terzo attore, quello figo, il Salvatore dell’umanità, il Superman che libera le anime in pena: l’Adulto!
La chiave del Libero Arbitrio
L’Adulto è la parte di noi che raccoglie gli stimoli del Bambino e del Genitore e, in funzione del futuro che desidera, sceglie la reazione da avere verso l’esterno.
L’Adulto valuta la probabilità statistica che la tal reazione sia costruttiva rispetto all’obiettivo che si è prefissato. È quella spinta a non rispondere male anche se vorresti, a tollerare ciò che ti fa male, o al contrario ad esternare ciò che invece tenderesti a trattenere, a trovare energie anche quando non ne hai. In sostanza l’Adulto riesce a dare un peso differente a tutte le registrazioni del Genitore e del Bambino, così che la reazione sia quella desiderata.
Il trucco sta nel riuscire a far filtrare dal nostro Adulto tutte le reazioni istintive che abbiamo, prima che queste si concretizzino in azioni.
Il tocco in più
Quando una bomba esplode emana la sua energia a 360° intorno a sé. Solitamente la sua funzione è puramente distruttiva. Se quella stessa energia fosse concentrata verso un obiettivo specifico, la sua potenza sarebbe infinitamente maggiore, proprio perché focalizzata in un punto.
È il concetto del motore a scoppio, in cui l’esplosione della benzina viene contenuta nel cilindro per far muovere il pistone. Lo stesso avviene con le antenne paraboliche o le nuove centrali solari.
Quando lasci spazio all’Adulto che c’è in te impari pian piano ad utilizzare le tue emozioni, anche quelle apparentemente limitanti come paura e rabbia, per trarne forza, energia, vitalità. Riuscire a bloccare l’impulsività per trasformarla in propellente positivo è un’arte, che si può imparare e che può davvero cambiarti la vita!
Concludo
Conoscere se stessi è complesso tanto quanto importante. Perché è la premessa per imparare a gestire le proprie emozioni, e quindi essere davvero protagonisti della propria vita.
Ma quando siamo in questo cammino tutto risplende, le energie si moltiplicano, la vitalità ci attraversa vigorosa. Non mollare, fortifica il tuo Adulto e presto i tuoi frutti saranno buoni ed abbondanti.
Luca
Approfondimenti
– “Io sono Ok, Tu sei Ok” di Tomas Harris. Un libro fantastico, che spiega in modo semplice e molto concreto l’analisi transazionale e le logiche relazionali che ne conseguono. Davvero imperdibile!
Bell’articolo Luca! Me lo sono goduto… bravo!!!
Grazie Marko. È un piacere averti a bordo!