Come fare in modo che persone e situazioni scomode non ti rovinino la vita
tempo lettura 8 min.
Quando persone scomode o maleducate ti rovinano la vita, l’unica cosa che puoi fare è imparare a non soffrirne. Ecco come fare.
Se c’è una cosa che proprio non sopporto è vedere persone arroganti e presuntuose, magari anche ignoranti, che con fare supponente e pretenzioso si permettono di sminuirti, screditarti o denigrarti. Pur di rubarti un “sì” che in realtà sarebbe un “no”, o ottenere concessioni con la coercizione emotiva, puntano sul fatto che tu eviti il conflitto, e quindi alla fine cedi, e vincono loro.
Ti è mai capitato di averci a che fare?
Sono quelli che calpestano la tua dignità con disinvoltura, solo per affermare se stessi e la propria posizione, e che vivono di competizione col mondo. Motivo per cui alla fine, in un modo o nell’altro, ti fanno perdere.
Li riconosci bene, non solo per le modalità impertinenti e spesso poco ortodosse, ma anche per gli effetti del loro passaggio: quando se ne vanno ti lasciano dentro una scia di sconcerto mista a risentimento, con un retrogusto di mortificazione, che ti rimane dentro per ore, e da cui fatichi a liberarti.
Hai presente? C’è qualcuno nella tua vita che ti fa sentire così?
E quindi continui a rivivere la situazione, immaginando di poter reagire, di poterti imporre, di poterlo schiacciare, con le parole o con i fatti, o quanto meno di stroncare quel suo fare meschino e davvero fastidioso, e ridare giustizia alla tua dignità. Ma intanto la situazione è già andata via, è già passata, e il tempo per reagire è finito, e non puoi più farci niente.
Ho provato molta sofferenza quando eventi del genere mi sono piovuti addosso.
Mi ha fatto stare male la mia incapacità di difendermi, e mi ha fatto soffrire l’idea negativa di me stesso che mi è stata rivolta contro, anche se sapevo che quell’idea era falsa e del tutto pretestuosa.
Eppure, come se la vita mi avesse proposto un allenamento, come se questa nuova sfida mi servisse per uscirne più forte, dopo anni di sofferenza, ho capito che non posso evitare persone del genere, ma posso sicuramente vivere diversamente le loro provocazioni.
Anche i maleducati danno il meglio di sé
Prima di tutto, reinquadriamo la situazione.
Parti dall’assunto che chiunque, sempre, in qualunque situazione, si comporta al meglio di ciò che può. Anche le persone maleducate, spavalde, dure, fastidiose o persino malvage, agiscono in quel modo perché sono intimamente convinte che quello sia il miglior atteggiamento possibile in quella situazione.
Cosa vuol dire questo? Che puoi riuscire persino a provare compassione per una persona che ha un ego talmente tanto “stritolato”, da aver bisogno di superare gli altri pur di sopravvivere. O quanto meno puoi prendere atto che il problema non sei tu né il tuo comportamento, ma un suo intimo bisogno di emergere e rivalutare se stesso.
Mi dirai: si, ok, ma io!? Come mi difendo, cosa posso fare?
La verità è che si difende chi si sente attaccato.
È quando senti la spada puntata contro che vorresti a tua volta avere una spada e saperla usare.
Ma dato che parliamo di emozioni, la tua mente ha perfettamente il potere di non prendere l’atteggiamento altrui come una minaccia.
Quindi la soluzione non è nel difendersi, ma nel non aver bisogno di difendersi.
Perché stai male, allora?
Perché dai credito al suo comportamento, invece di fartelo scivolare addosso?
I motivi possono essere vari:
– Non hai ancora riconosciuto il tuo vero valore e le tue capacità distintive, e quindi è il giudizio altrui a definirti. E se il giudizio è una schifezza, tu ti senti una schifezza.
– Non hai le idee chiare su ciò che vuoi e sugli obiettivi per cui stai lavorando, e quindi è il giudizio degli altri in merito alla strada che stai percorrendo a definire se sei sulla giusta strada o no. E se il giudizio è una schifezza, tu ti senti una schifezza.
– Non hai chiari i tuoi valori e i principi cardine su cui hai deciso di basare la tua vita. E quindi è il giudizio degli altri sui tuoi valori a dirti se vai bene oppure no.
In una parola: stai male perché c’è ancora qualcosa di te che non conosci e che vacilla quando qualcuno la scuote.
Perché una cosa è avere a che fare con uno scostumato che dopo cinque minuti è come se non fosse esistito. Ed un’altra cosa è quando questa persona ti fa vacillare, e rimuginare ore sull’accaduto.
La soluzione
Magari puoi aiutare qualcuno a cambiare. Ma di certo non puoi annientare la maleducazione, e quindi prima o poi ti ritroverai nuovamente davanti qualcuno fastidioso.
La soluzione, quindi, non è evitare i maleducati, ma acquisire sicurezza in te stesso, affinché il loro comportamento non ti faccia stare male.
Essere sicuri di sé non vuol dire fare i duri o essere gonfi d’orgoglio. Essere sicuro di te vuol dire sapere chi sei, cosa desideri dalla tua vita, quali valori vuoi diffondere, quali sono le qualità che ti sono state donate e quali hai sviluppato, per cosa lavori e per quale missione profonda ti svegli la mattina e utilizzi le tue energie.
Quando tutto questo non c’è, non ci può essere sicurezza. E qualunque comportamento poco gentile può diventare una spada puntata contro.
Come ottenere tutto questo?
Vivendo da studente di te stesso.
Studiare te stesso e come sei fatto, capire come funzioni e perché hai le reazioni che hai, darti del tempo per capire cosa desideri veramente, per cosa vuoi che batta il tuo cuore, e metterti costantemente davanti allo specchio delle tue verità.
Lo studio è efficace se è costante, se diventa routine.
Dedica 10 minuti al giorno alla meditazione. Scrivi 10 minuti sul tuo diario prima di dormire, ripercorrendo le 3 cose più belle della giornata. Datti un’ora nel week end per pianificare la settimana entrante, e decidere cosa vuoi che accada. Dedica un giorno a semestre a fare il punto della situazione, capire dove sei, dove stai andando, e come correggere il tiro.
In una parola: instaura delle abitudini di auto analisi e di tempo passato con te stesso. Quelle che vuoi e quando vuoi, ma l’importante è che ci siano, e siano portate avanti con costanza.
Vedrai, i maleducati non ti toccheranno neanche, e tutto nella tua vita avrà un gusto migliore.
A presto
Luca
Leave a Reply