Lìberati dalle paure e centra la tua felicità su di te: le due chiavi per acquisire sicurezza in te stesso
tempo lettura 13 min.
Per essere sicuri di sé bisogna imparare e riconoscere quali paure muovono le scelte, instillando incertezza, e imparare a relativizzare gli eventi esterni.
Saresti capace domani mattina di alzarti dal letto, indossare dei pantaloncini, e circumnavigare la Terra correndo, magari in 24 ore? Sicuramente no, non c’è dubbio: sei sicuro che non è possibile.
Eppure sai camminare, e sai anche correre. Anche di questo sei certo…
Saresti capace domani mattina di alzarti dal letto, indossare i pantaloncini, e fare 50km di corsa? È meno difficile rispetto al giro della Terra, ma al 99% la risposta sarebbe comunque no, punto.
E se i chilometri fossero 25? O 10? O 3? Ecco che subentra l’incertezza… Essendo distanze a portata di un essere umano, potresti aspettarti di riuscirci, ma senza averne la certezza. Tu, così come sei, domani mattina, se ne avessi bisogno, riusciresti a percorrerle? A meno che tu non sia un corridore, non ne sei certo…magari si, magari no…
Assioma #1 della sicurezza di sé:
l’insicurezza proviene dal dubbio. Ciò che sei capace di fare non ti produce insicurezza. Ciò che certamente ti è impossibile neanche ti produce insicurezza. Ti produce insicurezza ciò che senti possibile ma non sei certo di riuscire a compiere, produrre, realizzare.
Ora. E se fare quei chilometri fosse di importanza vitale, magari perché hai dichiarato guerra ai tuoi limiti e hai fissato una sfida con te stesso, o perché senti addosso il giudizio di chi ti guarda, o perché devi salvarti le penne scappando da una frana o un terremoto? Allora la paura diventa pesante…sei nel dubbio, e il rischio è massimo.
Assioma #2 della sicurezza di sé:
L’insicurezza aumenta all’aumentare del peso emotivo del possibile insuccesso. Più vivi il bisogno di riuscire, più l’incertezza del risultato risulterà dolorosa.
Ecco spiegata in due parole la sicurezza: per essere pienamente sicuro di te non devi avere dubbi su ciò che puoi e ciò che non puoi ottenere, e devi avere la capacità di stemperare il peso emotivo dell’insuccesso.
Bello, eh!?
Vediamo in dettaglio.
Paure, incertezze, e sicurezza di sé
Sotto ogni dubbio c’è sempre una paura: la paura di non riuscire, di soffrire, di farsi male, di perdere cose importanti, di generare conflitti, di peggiorare la qualità della propria vita. Quale che sia la tua paura, è lei l’origine dell’incertezza.
L’incertezza, ripetuta enne volte, rivissuta con intensità, volta dopo volta, diventa sempre più “verità”. Quando ormai la tua incertezza è diventata “verità”, allora diventi una persona poco sicura di sé.
Ma un uccello migratore, prima di partire per le “ferie estive” nei paesi freschi, non si pone il dubbio di farcela o meno ad arrivare: parte e basta. Anche se è stanco, anche se non ha mangiato, anche se ha un’ala che gli fa male.
Se toccasse a noi umani, invece, immagineremmo il viaggio di migliaia di chilometri, ne sentiremmo già addosso il peso, vedremmo come fossero già realtà tutti i possibili inconvenienti, le difficoltà, e la stanchezza.
Perché? Perché una delle differenze tra animali e umani sta nell’immaginazione. L’Uomo, grazie a specifiche funzioni celebrali, può immaginare ciò che (ancora) non c’è, proprio come fosse vero, qui, adesso.
Ma ciò che spesso dimentichiamo è che i nostri pensieri, ciò che immaginiamo, non necessariamente corrisponde a “La Verità”. Sono solo pensieri…sono il frutto, anche essi, di paure, timori, esperienze, misti a speranze, incertezze e desideri.
Passo #1 per acquisire sicurezza in te stesso:
per essere più sicuro di te non consentire a qualunque pensiero ti venga in mente di determinare il tuo stato emotivo e psicologico.
Non tutti i pensieri meritano la tua attenzione. E grazie alla metacognizione, altra caratteristica tipica degli umani, filtrarli è possibile. Basta solo un po’ di esercizio.
Esercizio: andare alla radice
Ok. L’insicurezza, quindi, di fondo proviene da paure.
Se vuoi andare alla radice del problema, allora devi riconoscere quali sono davvero le paure che muovono o influenzano le tue azioni, le tue scelte di ogni giorno.
Passo #2 per essere più sicuri di sé:
riconosci quali sono le paure ricorrenti, quelle che ormai sono così radicate che, senza la tua consapevole autorizzazione, alterano il tuo vissuto, e influenzano le tue scelte.
Fermati un attimo. Ricorda il momento in cui ti sei sentito insicuro di te. Prova a rientrare in quella situazione, rivivila sulla tua pelle. Adesso dimmi: di cosa davvero avevi paura. Quale esito o situazione non potevi proprio sopportare? Da cosa saresti voluto scappare, quale sensazione o emozione avresti voluto davvero evitare?
Alla radice, quale paura ti ha reso insicuro?
Se ripensi a diverse situazioni dove ti sei sentito una persona insicura, e cerchi di capire quali paure vivevi nel profondo, facilmente noterai che in realtà le paure che emergono sono sempre le stesse due o tre. E sono quelle su cui devi lavorare.
Come si sradica una paura?
Prima di tutto riconoscendola. E con l’esercizio precedente dovresti esserci riuscito.
Poi riconoscendo che è fondata su convinzioni e supposizioni. Non è reale, non è assoluta. È solo il frutto di una tua esperienza passata, di una tua interpretazione degli eventi, o di una carenza che avresti necessità di colmare.
E allora, la soluzione non è continuare ad avere paura. Ma piuttosto, con intelligenza, pazienza e resilienza, esporti, un pochino alla volta, per gradi, all’ “esperienza del contrario”, ossia ad esperienze che risvegliano in te quella paura, ma in maniera controllata. Abituandoti, piano piano, a sentirti a tuo agio anche in quelle situazioni, giorno per giorno, allenamento dopo allenamento, la paura andrà via.
Passo #3 per essere più sicuri di sé:
esporti in maniera ragionata e graduale alle situazioni che ti provocano disagio, con il fine di abituarti, di imparare a gestirle e gestirti, di riuscire piano piano a controllare i tuoi pensieri, le tue emozioni, fino ad esserne completamente immune.
Per sradicare una paura, prova a studiarti un piano, un elenco di situazioni in cui quella paura si risveglia leggermente, ma senza mandarti in panico. Esponiti a queste situazioni, con gradualità, e impara piano piano a starci dentro, a gestirle, a esserne padrone, finché la paura non ti affligge più. Quando senti di aver raggiunto questa dimestichezza, passa a situazioni un po’ più “paurose”, e abituati piano piano anche a quelle.
Gestire il peso emotivo
Se la paura genera insicurezza, abbiamo visto che il peso emotivo la amplifica.
Come fare, dunque, a limitare questo peso emotivo? Come fare a relativizzare situazioni, imprevisti, e tutti i possibili esiti negativi che affollano la tua immaginazione?
Fondando la tua felicità su ciò che sei e ciò che puoi dare al mondo. Sui valori in cui credi, sui principi che professi, sulla missione che hai scelto di incarnare. Sulla tua capacità di amare, di essere d’aiuto, di vivere in pienezza ogni momento che ti viene donato.
Così facendo, indipendentemente da come andranno le cose, la tua vita sarà sempre piena e bella, e gli eventi potranno influenzare ma mai determinare il tuo livello di felicità.
La felicità dipende da te, non dagli eventi esterni. E allora nulla deve farti temere. Nulla di ciò che può accaderti può intaccarla in modo davvero sostanziale.
Quando riesci ad incarnare questo livello di felicità nella tua vita, il peso emotivo delle cose che accadono o possono accadere si dilegua da sé, sbriciolandosi sotto la sicurezza che la tua vita non è ciò che fai o hai, ma ciò che sei e puoi diventare.
Passo #4 per essere sicuri di sé:
costruire un ecosistema, un equilibrio di vita, basato sull’espressione dei valori importanti per te, sull’incarnazione dei principi in cui credi, affinché la tua felicità sia indipendente dagli eventi esterni, e basata invece sulla tua capacità di essere davvero te stesso.
Conclusioni
L’insicurezza dipende dalla paura di non riuscire ad ottenere qualcosa che sai che, teoricamente, potresti invece riuscire a realizzare. Viene aggravata dal peso emotivo che gli associ.
Come liberartene? In quattro passaggi:
- Filtrando i tuoi pensieri,
- Riconoscendo le paure ricorrenti che influenzano le tue scelte,
- Lavorando per superarle,
- Basando la tua felicità su valori, principi e missioni che ti rappresentano, e liberandola dall’incertezza che caratterizza gli eventi esterni a te.
Spero che queste riflessioni ti siano state utili, e ti abbiano ispirato un nuovo modo per acquisire più sicurezza in te stesso.
Se hai suggerimenti, parliamone nei commenti.
A presto
Luca
Leave a Reply