Davanti alle difficoltà della vita, non credere di sapere: usa la tecnica dello studente
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Quando la vita ti presenta delle difficoltà, hai due alternative: viverle come qualcosa che non vuoi, oppure viverle come uno studente, che ancora non sa, e che quindi può imparare. Ecco perché ti conviene la seconda, e come questo ti aiuta a superare le difficoltà della vita.
Se guardi nel tuo passato, ci sono sicuramente momenti di grande gioia ed altrettanti momenti difficili.
La vita non è costante: un giorno sei invincibile, il giorno dopo sei uno straccio, una mattina ti alzi sicuro, la mattina dopo non ti alzeresti neanche…
Perché ti accade questo? Perché sei umano, e gli umani sono esseri emotivi. Le emozioni che provi non solo ti fanno stare bene o male, ma alterano in modo sostanziale anche la biologia del tuo corpo. Se sei triste o demotivato il tuo metabolismo rallenta, e ti senti meno energico. Il tuo ego cerca limiti e problemi per giustificare la tua tristezza e il tuo senso di impotenza, e questo annulla ogni positività. Aumentano gli ormoni stressogeni, che producono rabbia, paura, risentimento, e proprio a causa di questi ormoni la tua mente si imposta sempre in reazione: o vuoi scappare, o vuoi esplodere, o vuoi annullarti.
Ovvio: in tutto questo la felicità, la creatività ed il senso profondo di pace e pienezza non trovano spazio, proprio perché per lo stato fisiologico in cui sei, non sono minimamente contemplabili.
Ecco allora l’importanza di saper gestire le proprie emozioni, capacità particolarmente utile quando devi superare qualche difficoltà, e devi quindi sapere come dirigere la tua mente per uscirne al meglio.
Oggi voglio parlarti proprio di questo: come superare le difficoltà della vita, ovvero come vivere bene qualsiasi difficoltà, affinché non ti abbatta, non ti demoralizzi, e non faccia emergere la parte peggiore di te.
Partiamo!
Chi sei tu veramente?
La parte più debole di te cerca sempre di definirti in base a quello che è stato il tuo passato. Sei limitato se hai sbagliato, sei un incapace se hai perso, sei un buono a nulla se ancora non trovi la tua strada. Così come, all’estremo opposto, sei bravo e sicuro di te se hai costruito qualcosa in cui ti identifichi per davvero.
Ma questo processo mentale è pericoloso ed assolutamente fuorviante. Perché ciò che sei e sarai è il frutto di una evoluzione, che è partita ieri, e andrà avanti anche domani. E l’evoluzione richiede dei passaggi, incluso, soprattutto, il fallimento.
Anzi: non dovremmo neanche chiamarlo fallimento! I “fallimenti” sono semplicemente occasioni di apprendimento, in cui capisci che qualcosa del tuo comportamento non ha funzionato.
Se cerchi A ed ottieni B, non ha senso pensarsi “un fallito”. Ha senso dire: “ok così non ottengo A, ma B”.
Quindi: come fare a non vivere male le difficoltà della vita? Come riuscire a superarle senza troppa fatica e con animo positivo? Chi sei tu veramente davanti alle difficoltà della vita?
Ecco la mia risposta: sei uno studente. Sei un umile, inesperto, impreparato studente.
Superare le difficoltà della vita: la tecnica dello studente
Nello sport viene definita anche la “psicologia dello sfidante”: quando ti ritieni esperto, leader, capace, puoi solo giocare per difendere la tua posizione. E la difesa è la peggior strategia, se vuoi vincere. Quando invece sei lo sfidante, non hai nulla da perdere, ed è in questa condizione che riesci a dare il meglio di te.
Lo stesso vale quando sei studente: se affronti lo studio con la frustrante idea di dover già sapere a priori, e quindi confermando a te stesso in continuazione di non essere capace perché ancora non sai, beh, allora fare lo studente sarà davvero una tortura.
Lo studente, per definizione, sa di non sapere. E accetta questa condizione come normale, giusta ed anche transitoria. Ed ecco allora che essere studente è un piacere continuo, perché è una costante scoperta di ciò che funziona e di ciò che no, è un continuo ripensamento di sé sotto colori e sfumature diverse.
Credere di dover essere già arrivato ti fa sentire fallito, o quanto meno indietro. Essere studente, anche quando qualcosa l’ha già realizzata, ti fa sentire in cammino, ed in costante miglioramento.
Il modo migliore per affrontare le difficoltà? Sentirti uno studente!
Come puoi usare le difficoltà
Sentirsi in una fase difficile della vita è una sensazione che fa davvero schifo. È deprimente, è bloccante, è terribilmente frustrante.
Ma fa ancora più schifo se la vivi come inutile e fine a se stessa.
La verità è che ogni esperienza, soprattutto se negativa, ti plasma, ti modella, e ti mette davanti all’evidenza di ciò che vorresti cambiare di te e della tua vita.
Ma su questo aspetto sei tu che devi fare una scelta: vivere flagellandoti perché accade ciò che non vuoi, oppure fare lo studente, ricercando in quella realtà, in quella condizione, proprio in quell’evento spiacevole l’opportunità di capire in cosa ti sta migliorando, in cosa ti sta facendo evolvere.
Stai provando sofferenza? Sarai sicuramente più empatico e sensibile. Stai passando un periodo durissimo? Sarai più sicuro di te, e le intemperie future ti faranno meno paura.
“Le avversità preparano le persone ordinarie a fare cose straordinarie” (C.S.Lewis)
Conclusioni
Come è bello sapere di non sapere, e vivere la vita come una continua scoperta…
E quanto è bello abbandonare il paragone tra ciò che sei e ciò che pensi di dover essere. È liberante, è rasserenante, e davvero ti fa prendere sempre il meglio della vita, riportando ogni difficoltà alla sua vera funzione: studiarti, capirti, e fare un passo in più verso la migliore versione di te.
A presto
Luca
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