Come smettere di reagire agli eventi, ed iniziare invece a vivere una vita piena
tempo lettura 13 min.
Per cambiare la tua vita per prima cosa devi prendere coscienza delle emozioni ricorrenti che la governano. Solo dopo puoi capire cosa hai bisogno di cambiare, quali abitudini e routine di pensiero modificare. Ecco come fare.
La tua mente è un computer formidabile.
Anzi. Non esiste computer al mondo che abbia le capacità che la tua mente invece ha.
Per un motivo principale: sul computer tu installi un programma e lui lo esegue. Il cervello invece, auto-apprende nel tempo, in base alle esperienze che gli fai fare. Come un computer che installa, manutiene e modifica il suo stesso sistema operativo.
Se vuoi cambiare vita, allora, devi imparare ad entrare nel tuo software, e cambiarlo, affinché la tua mente, prima razionalmente e poi sempre più inconsciamente, agisca come tu desideri.
Il mio obiettivo con questo articolo è proprio questo: insegnarti a diventare trainer di te stesso, capire come dare in pasto al tuo cervello le giuste direttive, e imparare a cambiare la tua vita, un pochino alla volta, nella direzione che desideri.
Pronto? Partiamo!
Ogni mattina, quando un umano si sveglia, sa che dovrà…
Correre come una gazzella? Beh, male non ti farebbe un po’ di esercizio fisico…
In realtà corri proprio come una gazzella, ma forse non lo sai.
Ogni mattina, appena sveglio, senza neanche rendertene conto, richiami dentro te un’emozione. Quasi sempre è esattamente la stessa.
Pensaci un attimo: qual è la primissima emozione che provi appena apri gli occhi?
Sei eccitato, galvanizzato, felice, entusiasta per la nuova giornata che inizia, o invece sei preoccupato, deluso, rassegnato, scocciato o depresso? Qual è la tua “emozione del risveglio” nei primi secondi della tua giornata?
Per la stragrande maggioranza di noi l’emozione del risveglio è negativa, in qualche modo stressante. O perché prevedi un’altra giornata di non-realizzazione, oppure perché già senti l’inadeguatezza rispetto a ciò che ti aspetta: problemi da superare, obblighi da rispettare, tormenti da sopportare, situazioni da controllare.
Qualunque sia la tua prima emozione, è questa che dà il “setting” emotivo e fisiologico al tuo nuovo giorno.
Come spiego nell’articolo “Rimedi per non essere più imbranati”, ogni emozione modifica la chimica del tuo corpo, facendoti sentire più energico, più forte, più sicuro, oppure più scarico, spompato, e senza energie.
Questo stato fisiologico impatta in maniera considerevole anche sui tuoi pensieri. Ad esempio, se parti già con emozioni stressogene, il cortisolo che si genera nel tuo corpo disattiva immediatamente l’area del cervello deputata ai sogni, alla creatività e alla razionalità, per accentuare invece le reazioni automatiche di sopravvivenza, quali ansia, timore, insicurezza, e così via.
Morale: ancora devi ricordarti chi sei, e già inizi a scappare. Proprio come la gazzella.
Solo che la gazzella scappa dal leone. Tu scappi dalla bellezza di ciò che la vita può donarti in questo nuovo giorno, dalla intima connessione con la parte più profonda e spirituale di te, e dall’inconscio desiderio di portare bellezza nella tua vita e nel mondo che ti circonda. Ovvero, ti autosaboti. Sei assalito dal tuo leone, che sono gli impegni, i pensieri, le angosce.
Ti ci rivedi?
Poi, inutile dirlo, la giornata va come deve andare. A volte gli eventi stemperano tutto, più spesso la situazione peggiora. Ma senza dubbio sei portato a reagire a ciò che accade: le commissioni impellenti, i doveri assoluti, il cliente incazzato, il capo più incazzato, il semaforo rosso, l’imprevisto imprevisto, la spesa da fare, il figlio che miagola, la vicina che rompe, la palestra che ti chiama, la bolletta da pagare…
Proprio come la gazzella, ti districhi tra le questioni, per salvare la tua pelle.
Solo che tu sei diverso dalla gazzella.
Perché a te sopravvivere non basta. Invece hai nel cuore una profonda chiamata a riempire la tua vita di senso e di bellezza, lasciando un impatto rilevante e positivo sul mondo che ti circonda. Questo sì che ti realizza.
E se la gazzella non si fa di questi problemi, tu invece, nel profondo, vivi alla ricerca continua di questa realizzazione, che è uno dei motivi principali per cui la vita merita di essere vissuta fino in fondo, in pienezza.
Seguimi, voglio aiutarti a risolvere questa stressante diatriba interiore.
Le emozioni automatiche
Quello dell’emozione del risveglio è solo uno dei possibili esempi di come frequentemente lasciamo che le cose prendano da sole una piega indesiderata, senza averne il controllo.
Lo stesso atteggiamento passivo e reattivo lo hai infinite volte nella tua giornata, ovvero ogni volta che compi un’azione routinaria che genera in te un’emozione automatica, che non controlli.
Lo stesso può accaderti in qualsiasi momento: quando varchi la porta del tuo ufficio rassegnato, quando un tuo caro si lamenta per l’ennesima volta e tu, inerme, provi solo delusione, quando il traffico ti blocca, e così via.
Quando accade qualcosa che ti turba (lo definiremo “trigger”), e per un lungo lasso di tempo replichi gli stessi pensieri, provi le stesse emozioni e hai gli stessi comportamenti, arrivi a rendere tutto questo automatico ed inconscio. Ovvero: abitudine.
E quando le esperienze del passato generano abitudini di pensiero, fino al punto di condizionare il tuo presente, allora succede che anche il tuo futuro diventa prevedibile, in quanto rimpasto incontrollato di ciò che hai vissuto nel passato.
Cambiare vita: il modello “stop – contempla – agisci”
Per cambiare vita devi riconoscere i trigger (ovvero l’evento che fa scatenare l’emozione), spezzare il circuito delle abitudini di pensiero, e prendere il controllo di ciò che provi e di ciò che desideri che avvenga.
Ma andiamo per ordine. Ho pensato per te un metodo semplice e molto efficace.
Ho studiato centinaia di ore e provato decine di tecniche, e alla fine ho creato un mio modello per riuscire a superare le abitudini di pensiero e cambiare il corso della mia vita ogni volta che lo desidero.
Ecco come funziona.
Passaggio n.1: STOP!
Una delle caratteristiche principali che differenzia l’uomo dagli animali è quella che in psicologia viene definita “Metacognizione”. In sostanza, l’essere umano ha la capacità di innalzarsi sopra i propri pensieri, e osservare dall’alto ciò a cui sta pensando.
Lo so, all’inizio non è semplicissimo. Ma se lo desideri, puoi coscientemente interrompere il flusso di pensieri in qualsiasi momento, e dire: “Hei! In questo momento sto pensando X, e sto provando l’emozione Y”.
La metacognizione è l’arma segreta degli uomini che migliorano continuamente: è come avere un coach che costantemente ti dà feedback su come stai andando nel tuo allenamento, e su ciò che potresti migliorare.
E se vuoi essere trainer di te stesso, il primo passaggio è dire “STOP!”
Blocca l’emozione, blocca ogni reazione che questa genera in te, ed innalzati un attimino al di sopra dei tuoi pensieri. Prova a guardarli dall’alto.
Cosa ti passa per la mente in questo momento? Cosa stai pensando, cosa stai provando e come questo ti fa sentire?
Sii preciso, non rispondere in modo avventato. Le emozioni umane sono migliaia, definisci nel modo più preciso possibile quella che stai provando, e cerca di capire qual è il trigger.
Passaggio n.2: Contempla
A questo punto ritagliati un attimo di tempo di pace e serenità. Se davvero vuoi cambiare vita, questa è una fase importante, e hai bisogno di trovare un luogo sereno, in cui non hai distrazioni.
Mettiti in uno stato emotivo sereno e positivo. Se può aiutarti, l’ideale è chiudere gli occhi, rilassare tutto i muscoli del tuo corpo, e ascoltare il tuo respiro per qualche secondo. Come stessi entrando in meditazione.
Adesso, pensando a quella situazione che ti fa provare emozioni negative, libera la tua spontaneità e dimmi senza filtri che cosa esattamente vorresti provare. Proprio lì, in quella situazione, in quel luogo, in quel preciso momento in cui il trigger torna a farsi sentire.
Quando suona la sveglia, quando entri a lavoro, quando parli con il tuo partner. Cosa desideri che accada, cosa vorresti provare, come vorresti sentirti?
Lo stato contemplativo ha la finalità di mettere pace nel tuo cuore, e tirare fuori davvero l’essenza di te in una condizione in cui, invece, l’abitudine di pensiero ti porta verso reazioni automatiche.
Come abbiamo visto nell’articolo sulle emozioni negative, ogni emozione negativa ha un senso, in quanto è un indicatore di ciò che ti serve per star bene. E l’analisi che abbiamo fatto fin qui ha proprio lo scopo di farti prendere il dominio delle tue emozioni e darti consapevolezza sugli ambiti su cui hai bisogno di lavorare.
Una volta che hai portato a termine queste prime fasi, dovresti avere chiare in testa due cose:
- cosa ti manca per stare bene: fiducia, appoggio, serenità, libertà, stima, leggerezza, stimoli interessanti, bellezza, e così via.
- Cosa devi cambiare nella tua vita, dentro e fuori di te, per ottenere ciò che ti serve. Fuori di te ad esempio può voler dire trasferirti in un posto più bello, o chiedere al tuo partner attenzione ad una tua necessità. Dentro di te, invece, può voler dire modificare le tue abitudini, affinché cambino i tuoi comportamenti.
Chiaro questo, passiamo finalmente all’azione
Passaggio n.3: Agisci!
Questa è la fase in cui devi pianificare ed agire.
Che sia cambiare casa, cambiare lavoro, cambiare giro di amici o invitare una persona ad avere un comportamento differente. Oppure che sia dismettere un’abitudine che non ti piace, modificare un comportamento o attivare una parte di te che hai lasciato sopita per tempo. L’approccio è lo stesso: studia le opzioni, valuta le alternative, pianifica e agisci!
Senza procrastinare e senza trovare scuse.
Conclusioni
A conclusione di questo articolo mi aspetto tu abbia preso coscienza che una grossa fetta dei tuoi comportamenti dipendono in realtà da emozioni automatiche, che non domini, e che di fatto dominano te.
Se vuoi cambiare la tua vita, passando dalla reazione incontrollata agli eventi al dominio di ciò che vuoi che accada, il primo passaggio è riconoscere cosa ti fa partire le emozioni automatiche che determiano poi il tuo comportamento.
Fatto questo puoi usare la tecnica “STOP – Contempla – Agisci” per bloccare l’automatismo, capire di cosa hai bisogno, definire l’azione da portare a termine per cambiare la tua vita, e poi agire con determinazione.
Mi auguro che tu riesca ad abituarti a sfruttare la potenza della metacognizione, e la grande capacità di noi umani di entrare nel nostro sistema operativo, capire cosa non va, e apportare i cambiamenti necessari.
Se ti va, possiamo proseguire la conversazione nei commenti sotto.
A presto!
Luca
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