A volte bastano poche buone abitudini per avere grandi risultati
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Era una notte di 28/30 anni fa quando per qualche motivo mi trovai ad essere ospitato presso un’amica della mia mamma. Io avevo forse 4 o 5 anni, ed insieme ai miei genitori ed al mio fratellino ero in gita a Milano. Non so perché, mamma e papà quella sera ci fecero dormire da questa amica lontana, conosciuta al mare anni prima. Era una donna di gran cuore, una persona di cui ti fidi al primo sguardo, talmente ospitale da metterti quasi a disagio.
Quella notte mi mise a letto, spense la luce e mi chiese: “Cos’hai fatto di bello oggi?”. Io, ricordando la giornata trascorsa, replicai con l’elenco di ciò che mi aveva colpito. Poi mi disse: “Ogni sera, prima di dormire, ricorda la tua giornata. Ringrazia per i momenti belli, e fai pace con quelli brutti. Vedrai, ti servirà”.
Lei si chiama Ione, l’ho vista in tutto 3 volte, ma è una delle persone che più ha avuto impatto su tutta la mia vita.
Le abitudini cambiano la vita
Le abitudini sono come le gocce d’acqua che plasmano e persino scavano la roccia.
Hai presente quella mattina in cui ti alzi di colpo, già in ritardo, e devi iniziare a correre prima ancora di ricordare il tuo nome? Bene, proprio in quella mattina il tuo corpo dovrà performare immediatamente, senza avere il tempo di riattivare le energie e di far uscire la mente dall’appannaggio della notte. Nella sostanza si genera biologicamente nel tuo corpo una situazione di emergenza, che come tale ti fa focalizzare solo sull’obiettivo: fare presto! Scompare dalla tua mente la gratitudine di avere una giornata nuova da vivere, la definizione delle priorità per essere felice anche oggi, la visione su cosa vorresti realizzare e come farlo. In una parola, ti metti immediatamente in uno stato operativo. Perdi il quadro generale delle cose, ti concentri sul “cosa” fai e mai sul “perché” profondo che muove il tuo agire.
Ora, può capitare un giorno di essere in ritardo. Ma immagina di replicare questa abitudine tutti i giorni, per un periodo abbastanza lungo.
Io l’ho provato. Sai il risultato? Ho acquisito l’abitudine a fare mille cose, spremendomi come un limone, per poi chiedermi a distanza di tempo a cosa fosse servito tutto questo. Ho imparato a non farmi domande, e a procedere per inerzia nel vortice della praticità. Ho accantonato la mia spiritualità, che si è inaridita totalmente sotto il peso delle “cose importanti”. Ho perso il senso della mia missione e dell’appartenenza al Creato in cui vivo. Sostanzialmente ho consumato me stesso per correre intorno a me stesso, senza avvertire progresso né un aumento di felicità.
Le abitudini hanno il potere di cambiare radicalmente la tua vita. Impara a monitorarle, gestirle, perché sia tu a decidere quali sono utili e quali invece ti allontanano dallo star bene.
Le 5 buone abitudini per avere una marcia in più
Internet è pieno di mille consigli e “life hack” su come stare bene. Ma ho letto tutto ed il contrario di tutto. Io, senza presunzione di insegnare, ti dico le 5 buone abitudini che funzionano su di me. Poi tu mi dirai nei commenti cosa ne pensi e se hai altre abitudini che possono far bene alla nostra comunità.
1. Ripensa la tua giornata
“Prima di dormire, ricorda la tua giornata. Ringrazia per i momenti belli, e fai pace con quelli brutti.”
Questa semplice buona abitudine ti consente di imparare da tutto ciò che vivi, di sviluppare maggiore consapevolezza di te e delle tue emozioni, e di sviluppare gratitudine, che come ci insegna il video sotto, è uno dei fattori che più influenza il livello di felicità nella tua vita.
2. Disciplina del risveglio
Risvegliati con una musica allegra e motivante, a bassissimo volume. Bevi un bel bicchier d’acqua e respirando a pieni polmoni fai 2 minuti di stiracchiamento e stretching. Questo riattiva il ciclo di Krebs, una serie di reazioni bio-chimiche che trasformano proteine, zuccheri e grassi in energia, avviando subito il motore del tuo corpo. A seguire, una bella corsetta al parco o, se non hai tempo, 3 minuti di saltelli sul posto. Tutto questo è pura energia!
3. Pianifica momenti di ricarica
Viviamo in cronica scarsità di tempo, e spesso le nostre giornate sono piene di attività ansiogene. Questo abbatte le nostre energie mentali ed emotive. Abbiamo bisogno di ricariche, distribuite durante il giorno. Individua i tuoi bisogni principali, e non far mancare nella tua giornata dei momenti di ricarica.
Io ad esempio ho compreso che i miei bisogno prevalenti sono quattro: ho bisogno di allegria e pensiero positivo, di connessione umana, di sentirmi in evoluzione ed, infine, di dare il mio contributo all’umanità. Per soddisfare questi bisogni mi sono imposto quattro momenti di ricarica quotidiana:
i. [Allegria e pensiero positivo] In macchina, mentre vado a lavoro oppure mentre torno, ascolto della musica allegra, positiva, ritmata. Musica che mi lascia sognare, che mi mette di buon umore, facendomi generare ormoni positivi.
ii. [Evoluzione] Sempre in macchina, in alternativa alla musica, ascolto un audiolibro o un podcast. Le tematiche sono le più disparate, ma sempre in ambiti di sviluppo di alcune competenze. Non romanzi né fantastorie. L’obiettivo è imparare qualcosa di direttamente correlato con la mia vita quotidiana. Io utilizzo molto Blinkist, Podbay o Audible.
iii. [Connessione] Ogni sera, di rientro da lavoro, dedico almeno un paio d’ore di condivisione attiva con la mia famiglia. Niente TV, niente cellulari, unico obiettivo stare insieme, raccontarsi la giornata, scambiarsi punti di vista. Gioco con mia figlia, disegniamo e balliamo insieme.
iv. [Contributo] Anche se mi leggi solo il martedì, non hai idea del lavoro che c’è dietro ogni singolo articolo. Da Giovedì a Lunedì, tutte le sere, dalle 22 alle 24 scrivo l’articolo che uscirà poi il martedì. Questo è ciò che oggi ho scelto di dare come mio contributo a te e a tutta la comunità intraprendente.
4. Cura l’alimentazione
Non ho competenza né titoli per darti consigli alimentari. Ma posso sicuramente sostenere una cosa: le abitudini alimentari hanno un impatto incredibile sul tuo stato di salute, di energia fisica, e persino sui pensieri e le emozioni che provi. Cura la tua alimentazione. Informati, fatti seguire da un esperto, non per dimagrire ma per stare bene.
Personalmente ho cambiato vita da quando ho compreso questi tre punti:
i. Se latte vaccino, farina bianca, zucchero raffinato e sale bianco sono definiti i “4 veleni bianchi”, un motivo ci sarà. Abbattendone l’uso ho diminuito la mia acidosi, e ne ho guadagnato in energia, vigore, e tono dell’umore.
ii. Evitare l’assunzione di zuccheri concentrata nel tempo. L’eccesso di carboidrati e zuccheri alza la glicemia, quindi viene prodotta insulina. L’insulina ti fa tornare la fame e, al contempo, produce grassi e infiammazioni. Meglio spalmare zuccheri e carboidrati lungo la giornata.
iii. Mangiare poco. Il reale bisogno di calorie del nostro corpo è di gran lunga minore rispetto ai nostri tipici pasti all’italiana. L’eccesso di calorie produce grasso, infiammazioni e, paradossalmente, scarsa energia. Se questo non fosse abbastanza per convincerti, sappi che grasso e infiammazioni stimolano la rigenerazione delle cellule, che portata all’estremo aumenta anche il rischio di tumori.
5. Sorveglia le tue emozioni
Hai presente quando sei arrabbiato per qualcosa ed entri in un vortice di pensieri negativi che si autoalimentano e ti fanno infervorare sempre più? Rimurgini ore sull’accaduto, facendoti film mentali di cosa avresti detto, cosa sarebbe potuto succedere, come potevi reagire, e bla bla bla…
Amplificare le emozioni con pensieri non reali o con film inesistenti è un’abitudine pericolosa. Sia perché ti indurrà inconsciamente a predisporti a reazioni esagerate o irrazionali la prossima volta che un evento simile avverrà. Sia perché ti stai rovinando la giornata per niente, dato che l’unica vera possibilità che hai per tornare sereno è decidere di tornare sereno!
Fai un bel respiro, accetta la situazione così com’è, e se devi prendere rimedi fallo in maniera più analitica e razionale possibile, mettendo da parte l’emotività.
In qualunque momento possiamo decidere di uscire da un’emozione per entrare in un’altra. Basta farci solo un po’ l’abitudine. È un po’ lo stesso concetto che abbiamo visto nell’articolo sul cambiare stato fisiologico che ci rende imbranati.
Il Tocco IN PIù
Come abbiamo visto nell’articolo sull’Autosabotaggio, dopo 30/40 giorni che automatizziamo un’abitudine, il nostro cervello inizia a considerarla normalità.
Per questo scegli deliberatamente le abitudini potenzianti ed elimina quelle invece che non sono costruttive. Fatti forza per un mese, al fine di automatizzarle. Pian piano ti costeranno sempre meno, e nel tempo ne raccoglierai i buoni frutti.
E per te, quali sono le 5 buone abitudini? Consigliaci nei commenti!
A presto
Luca
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