Cos’è l’intenzionalità e perché è il primo passo per una vita felice
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Per essere felici nella vita bisogna imparare a riconoscere le pulsioni del corpo, della mente e delle routine, ed imparare a dominarle secondo gli obiettivi e i desideri che vuoi realizzare. In una parola: intenzionalità.
Nell’essere umano, per natura, convivono due forze contrapposte: l’omeostasi e il desiderio di evoluzione.
La prima è la tendenza a mantenere le cose nello stato in cui sono. Per bisogno di stabilità e sicurezza, o magari anche solo per pigrizia.
La seconda, invece, è la propensione a migliorare la tua condizione vitale. In base a ciò che “miglioramento” vuol dire per te, desidererai guadagnare di più, stare di più coi tuoi cari, organizzare un viaggio o studiare un buon libro.
Davanti alle due forze contrapposte, entra in gioco la tua volontà: meglio starsene nel lettone caldo in omeostasi o alzarsi per farsi una corsetta e migliorare il tuo stato fisico e mentale? Meglio rimanere a stipendio fisso ma sotto un capo che ti svaluta e sminuisce, o andare per la tua strada, provando la via dell’incertezza?
Se giorno per giorno ti lasci convincere dalla pigrizia o dalla paura di cambiare, l’omeostasi determinerà presto la tua apatia, la delusione, magari anche frustrazione, condita da un amaro retrogusto di insoddisfazione verso ciò che sei e la vita che vivi.
Ma se, al contrario, sei preda del cambiamento compulsivo, allora difficilmente imparerai ad assaporare in pienezza le esperienze, le sensazioni e i doni che ogni giorno ricevi.
Se desideri essere davvero felice nella tua vita, allora non puoi non imparare a riconoscere le tue pulsioni, e giorno per giorno, allenarti a gestirle.
Vediamo insieme cosa ti induce all’omeostasi e cosa all’evoluzione, e come imparare a gestire queste pulsioni per essere felice nella vita.
Chi comanda nella tua vita?
Sei nel lettone caldo, le lenzuola morbide ed accoglienti, i muscoli rattrappiti, gli occhi a mezz’asta e la mente che vuole solo tornare al sonno. Guardi l’orario: hai ancora 45 minuti.
Possibili pensieri:
- “Che stanchezza… meno male che posso dormire ancora!”
- “Per fortuna ci sono ancora 45 minuti, non voglio pensare a cosa mi aspetta domani!”
- “C’è tempo, perché mai dovrei alzarmi!?”
- “Ok, ho dormito 7 ore e mezza, ora posso accompagnare il mio corpo a svegliarsi, così ho 45 minuti per studiare / leggere / fare esercizio fisico / pianificare / meditare…”
Le prime tre sono un chiaro indice che a decidere non sia realmente tu, ma, rispettivamente, il tuo fisico, la tua emotività o la tua routine. La quarta, invece, è una evidente presa di posizione della tua ragione, che conosce i bisogni del fisico e della mente, li rispetta e li asseconda, ma con gentile determinazione fa prevalere le proprie scelte, quelle giuste, quelle che ti fanno bene, quelle che esprimono la tua vera “intenzionalità”!
L’intenzionalità come strumento per essere felici
“L’uomo è un essere che lotta per il raggiungimento di uno scopo. Egli funziona naturalmente e normalmente quando è orientato a un fine positivo e lotta per esso. […] Quando l’uomo agisce da lottatore è sempre felice”.
Così Maxwell Maltz riassume in due parole la differenza tra essere felici e non esserlo.
Quando ti arrendi alla pigrizia, quando le regole sono più forti dei desideri, quando le abitudini vincono sulle opportunità, è lì che stai perdendo la tua lotta. È nel preciso istante in cui decidi di cedere che ti dichiari perdente, schiavo degli eventi, bandiera inerme sotto il vento della contingenza, e di ciò che è fuori dal tuo volere.
Qual è la naturale conseguenza di questo? Che piano piano, giorno dopo giorno, perdi la stima in te stesso. Semplice: mollando confermi a te stesso che non hai la forza e l’energia per influenzare gli eventi, per reagire con positività a ciò che accade, e, nel mare agitato della quotidianità, nuotare verso la tua destinazione.
Agire con determinazione nel rispetto delle tue intenzioni razionali è il fondamento della felicità. Non puoi essere felice se non lottando per uno scopo, e dirigendo le tue forze e le tue energie fisiche e mentali verso esso.
I tre blocchi all’intenzionalità
Ecco tre tipologie di blocchi che nella quotidianità possono deviare le tue scelte, o limitare il tuo ambito di decisione e, quindi, di intenzionalità:
Il corpo: se non ti senti in forma, se ci metti 20 minuti per svegliarti la mattina, se hai acciacchi, dolori o malanni ricorrenti, se non hai energia, se sei spesso fiacco, se ai primi 5 gradini ti viene il fiatone…amico mio, devi conoscere come funziona il tuo corpo, ed imparare a dominarlo.
Devi sapere come riattivare il metabolismo quando ti senti fiacco e desideri energia. Devi comprendere in cosa è carente la tua dieta (tipicamente eccediamo in zuccheri e carboidrati, mentre siamo carenti in grassi vegetali, sali minerali, fibre e proteine).
Devi conoscere i cibi che contribuiscono all’acidità e alla infiammazione di organi e tessuti, e imparare a dosarli secondo necessità.
Devi imparare a riconoscere cosa davvero ti riposa (ad esempio la respirazione) e cosa invece ti risucchia energie (ad esempio i social e la TV).
Tu puoi avere il dominio di tutto questo. E quindi, conoscendo in profondità il tuo corpo, imparare a rispettarlo ed utilizzarlo con intenzionalità
- Le Emozioni: Ogni emozione produce la secrezione di ormoni che alterano il tuo stato fisico e mentale. Stress, gioia, frustrazione, senso di impotenza, gratitudine e tutte le altre emozioni possono darti energia o farti sentire a terra, possono stimolare la tua creatività o bloccarti sul divano.
Puoi lasciare che le emozioni ti vengano indotte da Facebook, dalla TV, dalle coperte calde, oppure decidere l’emozione che vuoi provare, e quindi agire di conseguenza.
- Gli automatismi e le abitudini: pensieri ricorrenti, abitudini che ormai dai per scontate, dialogo interiore, routine quotidiane sono solo alcuni degli automatismi che, se non gestisci con intenzionalità, possono determinare l’andamento delle cose, senza il tuo consenso o addirittura senza che neanche tu te ne accorga.
Rimetti in discussione le tue abitudini. Variale, cambiale, non darle per scontato. Chiediti: “questa azione è utile alla mia felicità?”.
Tre esercizi pratici
- Azzera la passività, e abituati a fare esperienze che richiedano il tuo attivo coinvolgimento. Stacca l’alimentatore della TV, e archivialo nel cassetto più remoto della casa. Blocca l’accesso del tuo PC a siti di informazione: le notizie ormai sono sempre tutte uguali, e sono totalmente afinalistiche, in quanto non aggiungono mai valore alla tua vita. Non hai bisogno di sapere di un omicidio in più o di un nuovo ladro al governo: non permettere che altri catturino la tua attenzione, dedicala invece a ciò che ti è utile per davvero. Disinstalla le app che ti portano ad un atteggiamento passivo, e scaricati invece giochi di logica, libri di studio, e applicazioni per la produttività.
- Studia, impara, ed evolvi continuamente. Leggi almeno un libro al mese sugli argomenti che ti piacciono, guarda videocorsi, apprendi da chi è più esperto di te, e non andare a dormire se non hai almeno imparato qualcosa di nuovo ed interessante che sei contento di aver capito.
- Dedica almeno un’ora al giorno alla Pratica Deliberata: fai pratica di ciò che ti rende una persona migliore, un passetto sempre più vicina alla migliore versione di te.
Il tocco in più
Per essere felici nella vita il primo passo è esprimere la tua intenzionalità. Spegni i comportamenti passivi, e scegli invece di decidere sulle tue pulsioni fisiche, emotive ed automatiche.
Studia, evolvi, impara, fai pratica nella materia che ami e che ti rende una persona migliore.
E se desideri un tocco in più nel tuo cammino, beh, allora condividilo! Trova in compagno di viaggio, una persona con cui settimanalmente condividi successi e fallimenti, intuizioni, dubbi, desideri, obiettivi.
Un piccolo “mastermind” settimanale, che ti dia il vantaggio di un punto di vista terzo, e al contempo ti obblighi ad una costanza ed una verità con te stesso.
Quello verso l’intenzionalità è un cammino bellissimo, di scoperta e consapevolezza. Ne ho percorso un pezzo, e mi ha cambiato la vita. Sono certo che cambierà anche la tua!
A presto
Luca
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