Ecco gli errori comuni che non ti fanno essere felice, e come evitarli
tempo lettura 11 min.
Molto spesso cadiamo inconsapevolmente in uno dei 7 errori comuni che limitano la nostra felicità. Vediamo quali sono e come evitarli per essere felici.
Ho letto un libro interessante questa settimana, del Prof. Raj Raghunathan dell’Università del Texas.
Appena mi sono imbattuto in questo titolo, mi sono sentito provocato. E la provocazione è stata sufficiente per decidere di dargli una chance.
Il titolo, in italiano, sarebbe: “Se sei così Smart, perché non sei felice?”.
Cattivello, eh!? Appena l’ho letto mi sono venuti subito in mente due pensieri:
- L’intelligenza serve per essere felice? Ci sono persone intelligenti ma tristi, e persone felici anche se non sono scienziati…
- Cos’è esattamente la felicità? Difficilmente riusciamo a costringere la felicità in una definizione precisa, e quindi non sai dire nel dettaglio di cosa hai bisogno per essere felice.
Ripercorriamo insieme quelli che l’autore chiama i “7 peccati capitali”, ovvero gli errori che ci allontanano dall’essere felici, e scopriamo insieme se stai commettendo qualcuno di questi.
1. Cosa vuol dire essere felici
Ti regalo una lampada. Se la strofini uscirà un genio magico, che esaudirà tre desideri, e poi scomparirà per sempre.
Che desideri avresti da chiedere? Pensaci un attimo.
Soldi, fama, successo e relazioni sono le risposte più classiche, tutte legate in modo abbastanza stretto ai 6 bisogni fondamentali dell’uomo: Connessione, Importanza, Sicurezza, Varietà, Contributo e Crescita.
Ma perché non ci viene in testa di chiedere al Genio direttamente la felicità? Perché quello che è il fine ultimo di ogni desiderio umano, di fatto viene sostituito da cose concrete e materiali? Spesso ipotizziamo che queste possano renderci felici, quando invece intorno a noi è pieno di gente ricca, famosa, che vive in belle case, con belle macchine, con bei figli, con tanti amici…ma poi sono terribilmente tristi!
È tipico di noi umani proiettare la nostra felicità su cose pratiche, eventi, situazioni concrete, in attesa delle quali intanto viviamo infelici.
Il Prof. Martin Seligman, padre della “Psicologia Positiva”, spiega con estrema efficacia i tre livelli di felicità che possiamo provare nella vita:
– Vita di piaceri: è la vita in cui ti godi più piaceri possibili. Ti permetti degli sfizi, pianifichi giornate piacevoli, e ricerchi belle emozioni. Il limite? Alle emozioni positive ci si abitua. Quindi, piano piano, dovrai aumentare l’intensità e la varietà delle esperienze, altrimenti non godrai dello stesso beneficio.
– Vita coinvolgente: è la vita in cui fai il lavoro che ami, ti riempi di amore e degli affetti più cari, raggiungi frequentemente lo stato di flusso (Flow), e hai il tempo per te stesso e per ciò che desideri.
– Vita con un significato: è la vita piena, realizzata, in cui conosci le tue capacità e le utilizzi al servizio di un progetto, una missione più grande di te.
Ora: più cerchiamo la felicità fuori da noi, più la nostra vita tende a limitarsi ad una vita di piaceri. Più proiettiamo la felicità su cose materiali, più ci allontaniamo da una vita coinvolgente e con significato.
Morale: ottieni la vera felicità solo se punti alla vera felicità.
Ovvero: per essere davvero felice metti da parte oggetti e piaceri volubili. Pensa invece al senso, al significato che vuoi dare alla tua esistenza. Ricerca il motivo per cui davvero ti spenderesti con ogni energia, la causa che senti tua e che porteresti avanti per tutta la vita, costi quel che costi.
Se questa analisi ti manda un po’ in crisi o ti lascia nel dubbio, allora orientati alla vita coinvolgente: cosa ti riempirebbe la vita di amore e soddisfazione? Quale lavoro e quali condizioni ti possono consentire di entrare nello stato di flusso ed essere pienamente realizzato e incredibilmente produttivo?
Riempirsi di piccoli piaceri temporanei è un cattivo pagliativo che il nostro ego mette in atto per lenire l’insoddisfazione di una mancanza di senso o di soddisfazione profonda.
Passo #1:
Per essere felice punta alla vera felicità, e non alle proiezioni del tuo ego. Ricerca e persegui il senso della tua esistenza, o quantomeno le condizioni vitali che ti permettono di esprimere te stesso al massimo delle tue possibilità
2. Non misurarti rispetto agli altri
Preferiresti una nuova e fiammante BMW o un amico in più?
Pensaci…
Questa domanda mi ha mandato in crisi.
Spesso noi umani siamo alla costante ricerca di superiorità rispetto agli altri. Qualcuno desidera la macchina più bella, qualcuno gli abiti più firmati, qualcuno il conto in banca più alto ed altri un successo, una carriera o una fama maggiore.
Dedicare le proprie energie a ricercare la superiorità rispetto agli altri vuol dire disperdere proprio quelle energie che invece dovrebbero dirigersi verso la piena realizzazione di ciò che davvero vuoi essere (vedi punto precedente).
Passo #2:
per essere felici: misura il tuo grado di realizzazione personale, e non la tua distanza dagli altri.
Ognuno ha la propria vita, la propria gara personale contro la mediocrità. La tua gara è diversa da quella del tuo compagno. Non ha senso valutarti rispetto a lui. Ha invece più senso aiutarvi a vicenda a raggiungere ognuno la propria realizzazione, tramite l’ascolto e lo scambio di vedute, lo stimolo a definire obiettivi rilevanti, e l’incitamento reciproco nella crescita personale.
3. Riempiti di sane relazioni positive
Robert Waldinger è un professore della Harvard Medical School. Segue uno degli studi più lunghi mai effettuati nella storia, proprio nell’ambito della felicità.
In sostanza negli anni ‘30 furono selezionati alcuni giovani, che di anno in anno sono stati intervistati per monitorare le loro abitudini ed il loro livello di felicità.
Si è scoperto che le persone con un maggior numero di relazioni vere e profonde sono anche quelle più felici e più longeve.
Dal lato opposto, la Dott.ssa Mary Ainsworth ha analizzato numerosi bambini che sin dalla nascita venivano privati dell’affetto dei genitori e dei parenti più vicini. È emerso che questi, da adulti, fossero decisamente più insicuri e carenti di autostima rispetto ai loro coetanei.
Passo #3:
per essere felice circondati di persone belle, vere, positive, con cui instauri relazioni profonde e durature.
4. Lascia perdere il controllo totale
Quando sei in un mare agitato hai due possibilità: tenere sotto controllo le onde e cercare di ottimizzare i tuoi movimenti per non affogare, oppure cavalcare quell’onda, con energia e determinazione, per farti portare a riva.
Nel primo caso stai cercando di controllare qualcosa che facilmente sfuggirà dal tuo controllo. Nel secondo stai vivendo a pieno le opportunità che la vita ti regala.
Se sei una persona che desidera avere sempre tutto sotto controllo, difficilmente troverai una felicità piena.
Sia perché tenderai a focalizzarti costantemente su ciò che accade, invece che su ciò che tu puoi far accadere. È una modalità reattiva e non proattiva di gestire le proprie energie.
E poi perché, dato che le situazioni esterne non dipendono da te, continuerai costantemente a ricercare un controllo che non potrai mai raggiungere del tutto. E questo ti produrrà un lieve ma continuo senso di frustrazione.
Passo #4:
per essere felice devi lasciar stare il controllo di ciò che accade, e impegnarti invece nella realizzazione e nel miglioramento di te stesso per costruire ciò che ha valore per te.
5. Abbi fiducia e perdona
Sospetto e rancore sono nemici della tua felicità.
Più ti alleni a dubitare degli altri, meno vere e profonde potranno essere le tue relazioni. Meno perdoni l’umana fallibilità altrui, più ti intossichi di rancori che nulla hanno di positivo nella costruzione della tua felicità.
Cerca di minimizzare gli sgarri ricevuti, e prova a vedere la questione con gli occhi dell’altro. Magari è tutto frutto di una sua paura, di un suo limite, o di un fraintendimento.
E sganciati dall’idea che l’altrui cattiveria possa davvero influenzare la tua profonda realizzazione.
Infatti chiunque può mettere i bastoni tra le ruote della tua felicità se la tua è una “vita di piaceri” (vedi punto 1). Ma se la tua è una “vita coinvolgente” o una “vita con significato”, l’azione altrui non sarà altro che una nuova onda da cavalcare, per conquistare nuovi lidi e nuove possibilità.
Passo #5:
per essere felici bisogna eliminare sospetto e rancore, e lasciare spazio a fiducia e comprensione umana.
6. Sii flessibile ed abbi pazienza
Se sei rigido rispetto al percorso da fare per raggiungere i tuoi obiettivi, certamente gli ostacoli saranno problemi, e i problemi minano la tua felicità.
Allo stesso modo l’impazienza, l’incapacità di attendere che gli sforzi facciano germogliare i risultati, è una pessima abitudine, che porta a frustrazione ed insoddisfazione. Ne parlo più approfonditamente nell’articolo “voglio tutto e subito”.
Passo #6
Sii rigido sull’obiettivo ma flessibile sul percorso per raggiungerlo. Sii paziente, perché i migliori risultati arrivano con il tempo e la maturazione.
7. Limita i pensieri e fidati del tuo intuito
Nella sua evoluzione, l’essere umano ha sviluppato prima un incredibile intuito, e solo successivamente la razionalità.
L’intuito è la visione di ciò che ci circonda per mezzo delle emozioni.
Per motivi biologici, osservando la realtà, siamo molto più bravi a predire ciò che accadrà basandoci sulle emozioni che proviamo, che non basandoci sul ragionamento oggettivo e razionale dei dati e degli elementi che abbiamo a disposizione.
Tuttavia, molto spesso lasciamo che i pensieri e le preoccupazioni dominino la nostra mentre.
Pensare troppo spegne l’intuito, ossia zittisce quella parte più emotiva e recondita di noi che, invece, ha il bisogno di essere ascoltata, perché altrimenti soffre.
La razionalità è fondamentale per ottimizzare la tua azione, ma è l’intuito e l’ascolto profondo di te stesso a doverti dare una direzione. Se hai bisogno di riscoprire la parte intuitiva di te, prova con la meditazione.
Passo #7:
Non lasciare che i pensieri prendano il sopravvento nella tua vita. Ascolta il tuo intuito e dedica del tempo a fare pace col tuo io più profondo.
Conclusioni
Non esiste la “ricetta universale” della felicità. Però una cosa è certa: tutti aspiriamo ad essere felici.
Ma essere felici non è un “dono” che cade dal cielo. Non dipende dagli eventi fuori di noi. Per essere felici è necessario un percorso, fatto di riflessioni e tentativi, che nel tempo ti porti a comprendere cosa davvero è importante per te e di cosa la tua vera umanità ha profondamente bisogno.
Spero che questi “7 vizi capitali” siano stati per te di ispirazione. Fai pure le tue considerazioni nei commenti sotto e condividi i tuoi pensieri, ciò che nel tempo hai scoperto farti stare bene, e ciò che invece eviti di fare per essere felice.
A presto
Luca
Approfondimenti
– Ecco l’interessante Ted Talk del Dott. Seligman, padre della psicologia positiva.
– La Ted Talk del Prof. Waldinger che spiega cosa rende le persone davvero felici.
– Il libro “Se sei così Smart, perché non sei felice?” di Raj Raghunathan.
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