Sei tanto più felice quanto più impari ad essere consapevole di te e di ciò che sei.
tempo lettura 8 min.
Vediamo insieme i 4 livelli di consapevolezza dell’uomo, e come impattano sul tuo livello di felicità.
Quando gli eventi della vita ti accadono piombandoti addosso, e tu devi reagire, certamente non puoi essere felice. Perché decade uno degli assiomi fondamentali della felicità: per essere felice devi sentire la tua importanza, devi avere la certezza che la tua vita, le tue energie, la tua esistenza hanno un valore. E se subisci gli eventi e non ti senti alla guida della tua vita, beh allora semplicemente la tua volontà, le tue capacità, quello che sei, desideri e speri sono elementi che non hanno rilevanza, perché ciò che determina l’andamento delle cose non sei tu ma il mondo esterno. E quindi il tuo “io” profondo, in definitiva, non vale un granché.
Il minimo che tu possa fare per essere felice è riconoscere la tua “responsabilità” rispetto a ciò che ti accade nella vita.
Ma se proprio vuoi raggiungere la piena felicità, hai altri due passaggi successivi da compiere: riconoscere come attraverso te si stia realizzando qualcosa di rilevante nel mondo che ti circonda, e sentirti un tutt’uno con la vita stessa, la natura, l’Amore.
Se vuoi raggiungere la felicità devi fare un cammino personale per conoscere profondamente te stesso, fino a capire davvero chi sei. Si chiama “consapevolezza”, ed è la vera arma segreta di chi raggiunge la piena felicità e la completa soddisfazione.
Oggi parliamo dei 4 livelli di consapevolezza, e come influenzano il tuo livello di felicità.
Livello #1: le cose ti accadono
Quando percepisci la vita come un insieme di eventi che ti accadono, uno dopo l’altro, indipendentemente dal tuo volere, allora di fatto sei nel livello più basso di consapevolezza di te, e quindi di felicità.
Le cose ti accadono. E tu gioisci, o ti lamenti. In ogni caso, reagisci, perché non sei tu a determinare l’andamento degli eventi. Di fatto stai inconsciamente confermando a te stesso che indipendentemente dalla tua volontà, le cose accadono, e tu non puoi farci nulla.
E quindi ti lamenti per ciò che succede, ti preoccupi per ciò che potrà essere, ti chiedi il perché avviene “x” invece che “y”, sei insofferente per il lavoro, per l’economia, per l’incertezza del mondo, vivi di ansie e preoccupazioni, oppure procrastinando e trascinandoti. Ti fa male l’ingiustizia ricevuta, ti delude il Milan che perde, ti emoziona la velina che piange e sei frustrato se il tuo cantante preferito viene eliminato dal talent show.
Lasci sopito il tuo vero “io”, che giorno dopo giorno si sente più spento, appassito, inutile e privo senso.
Solitamente, in questa fase, puoi avere due reazioni: adeguarti alla sopravvivenza come “passeggero” della tua vita, oppure soffrire eternamente per ciò che vorresti esprimere e che invece non riesci a far emergere di te.
Non una bella prospettiva, vero? Se desideri qualcosa in più, allora meglio continuare a leggere…
Livello #2: fai accadere le cose
C’è un momento nella vita in cui ti rendi conto che hai l’opportunità di determinare l’andamento delle cose. Magari anche solo in un ambito specifico, come nello studio, nel lavoro o nelle relazioni: ciò che fai determina l’esito degli eventi, il modo in cui agisci ha una ripercussione sulle situazioni e quindi sui risultati che ottieni.
In sostanza sei tu l’artefice del tuo destino.
Puoi essere felice se raggiungi ciò che vuoi, sarai infelice se fallirai, ma per lo meno sai che dipende da te, e che gli eventi della vita sono solo l’opportunità che hai per reagire come desideri, e quindi ottenere i risultati che vuoi.
Questo modo di vedere la vita rappresenta per il tuo ego una vera e propria boccata d’ossigeno, perché lo rasserena di avere un valore ed una opportunità di esprimersi in tutta la sua volontà, distendendo le tensioni e le insicurezze personali.
Se vivi in questa fase, allora sei solo all’inizio del tuo percorso per la felicità. Il prossimo step? Essere parte di una missione.
Livello #3: le cose accadono attraverso te
È un livello di consapevolezza già piuttosto evoluto, in quanto ti senti parte di una missione più grande di te. È lo stato in cui senti che le cose che devono accadere si realizzano anche attraverso te. E quindi hai la percezione di essere uno strumento, importante e non isolato, per la realizzazione di un bene o un bello superiore alle tue possibilità di singolo individuo.
È la condizione ideale per entrare nel flusso, essere molto produttivo, svegliarsi motivato e felice, e vivere il proprio impegno quotidiano con passione e felice determinazione. Persino la Psicologia Positiva parla di “meaning” (senso) come uno dei segreti fondamentali per essere davvero felici nella vita.
In questo livello di consapevolezza sei distaccato dagli eventi: le gioie non sono esaltanti e le tristezze non sono deprimenti. Senti di essere davvero te stesso, e la vita è caratterizzata da una profonda sensazione di centratura, stabilità, sicurezza e serenità.
Raggiunto questo terzo livello di consapevolezza, sei pronto per il prossimo ed ultimo passo: la pienezza.
Livello #4: le cose accadono con te
La vera felicità si raggiunge quando ci si sente un tutt’uno inseparabile con il mondo e la vita stessa.
Gli eventi non ti toccano, le emozioni non ti scalfiscono. Ciò che dà sapore alla tua vita è la profonda convinzione di essere parte di un insieme, di compartecipare ad una esistenza, di essere corpo e spirito, e proprio attraverso lo spirito, di essere un tutt’uno con il resto del Creato.
È una condizione che richiede una importante dose di spiritualità, e che si realizza solo dopo un profondo lavoro di astrazione da sé e di superamento del proprio ego.
Se mi segui da un po’, sai che mi piace parlarti di ciò che conosco e ho provato sulla mia pelle. Ma su questo livello non so se riesco ad essere efficace nella descrizione, perché sono arrivato ad intuirlo, ma ancora non lo sento del tutto mio. Ammetto di essere ancora in cammino, e questo livello ancora non mi appartiene del tutto.
Sicuramente però esiste una dimensione più profonda del nostro semplice fare e vivere gli eventi, e probabilmente questa dimensione ha a che fare con la parte più trascendentale e spirituale di noi e della nostra esistenza.
Conclusioni
Tanto più raggiungi un alto livello di consapevolezza di te, tanto più otterrai felicità piena e realizzazione personale.
Mi auguro che il modello dei 4 livelli di consapevolezza ti sia stato di aiuto per capire che esistono diversi modi di vivere ed interpretare la vita, e che sta a te progredire ed evolvere per raggiungere un livello sempre successivo.
Spero di esserti utile in questo percorso. Da parte mia, credo di essere al livello 3, e accompagnarti nel cammino potrebbe essere la mia missione 🙂
E tu a che livello sei?
A presto
Luca
oscillo. tra 1/2/3. ho anche sfiorato il 4. montagne russe. picchi di sensazioni. quanto conta l’auto-disciplina nella tua esperienza?
Carla, probabilmente se oscilli è perché non sei pienamente “immersa” nella strada che stai percorrendo. Magari non la senti ancora del tutto tua, o non ti lasci andare…Quindi potresti viverla al livello 4, ma la vivi ai livelli 1-2-3 semplicemente perché ancora non l’hai scelta definitivamente come “la tua via di realizzazione”.
Bella la correlazione che fai con l’auto-disciplina, non ci avevo pensato! Effettivamente credo che la relazione sia stretta, perché più sei disciplinato, più ottieni, più sei soddisfatto, più ti leghi alla strada che hai intrapreso, e quindi la vivi come missione.
Dall’altro lato siamo animali emotivi…l’auto-disciplina è l’esito di un ordine emotivo che hai fatto nella tua vita, non è una forzatura psicologica a fare o vivere ciò che decidi…e questo secondo me conferma della teoria dei 4 livelli: è la consapevolezza di sé, il continuo lavoro di amore, conoscenza e rappacificazione di sé che ci fa capire chi siamo, e quindi ci rende più auto-disciplinati e felici!
Grazie per la tua condivisione!
Ciao Luca,
Che bell’articolo!
Personalmente li sento tutti… vado avanti e indietro…
Miro alla pienezza del livello 3 e aspiro al 4.
Ciò che conta di più per me è poter condividere. Per espandere.
Un saluto!
Sabrina
Condividere per espandere è un modo bellissimo di interpretare la propria vita. Grazie per la condivisione 🙂