Esercizio pratico per modificare la tua idea di felicità, resettare tutto, e ripartire
tempo lettura 8 min.
Nella tua mente c’è un’idea precisa di cosa deve accadere per essere felice. Da questa “regola” dipende la tua felicità. Analizziamo insieme la tua regola, e miglioriamola, perché tu possa essere imparare ad essere più felice.
Prima di iniziare, prendi carta e penna e scrivi la risposta a questa domanda: che cosa deve accadere perché tu sia felice?
Ci sono solo 3 regole:
- hai tempo 3 minuti, non di meno, non di più,
- devi scrivere tra le due e le quattro righe,
- devi essere più specifico e puntuale possibile.
Pronto? Via!
La tua regola per essere felice
Quella che hai appena scritto è “La Regola”.
SE (accade…) ALLORA (sei felice).
Per qualunque valore che riteniamo importante nella vita ragioniamo in termini di SE/ALLORA: “se il mio partner mi dedica attenzioni allora mi sento amato”, “se ottengo questo lavoro/quella posizione in azienda/quella riprova sociale, allora mi sento realizzato”, e così via.
Eccoci subito al primo passaggio chiave: sei TU a definire la tua Regola per essere felice.
Ti hanno influenzato i genitori, la scuola, gli amici, le esperienze ed il contesto sociale in cui sei vissuto. Ma sei tu l’autore ultimo della tua Regola. E per questo, sei tu a decidere quando è giusto sentirti felice e quando invece è più “idoneo” sentirti insoddisfatto o deluso.
Non esistono regole universali: il tuo collega è felice se guadagna almeno X Euro al mese, il tuo capo è felice se riesce a comprarsi una macchina all’anno, la tua amica è felice se ha la casa sempre in ordine, e magari il tuo compagno è felice per il solo fatto di averti accanto nella sua vita.
Motivo in più per confermare che la regola è soggettiva, e che sei tu a stabilire la tua.
Ognuno definisce la propria regola, ed in base a questa giudica le situazioni e attiva di conseguenza l’emozione da provare.
Regole per infelici
Esistono 3 tipologie di regole che fanno crollare drasticamente la probabilità di essere felice.
Vediamole insieme.
1. Aspetta e spera…
Non puoi delegare la tua felicità all’azione di qualcun altro o al realizzarsi di un evento che non domini in prima persona.
Rileggi la regola che hai scritto all’inizio. Se è nella forma “Sono felice se il partner/ la mamma/ il capo/ lo zio/ la nonna/ il gatto/ il cane/ il porcellino d’india – fa/ dice/ capisce/ prova/ ottiene…” allora rischi di vivere la costante delusione di vedere disattese le tue aspettative, e di vivere tutto questo come una mancanza di comprensione o amore nei tuoi confronti.
Ma non è il resto del mondo che non ti capisce! Sei tu che affidi la tua felicità alla sorte invece che a te stesso.
La tua tendenza, quindi, sarà quella di cercare di influenzare la vita altrui o gli eventi, anche in modo forte o subdolo, perché avvenga ciò che ti aspetti, e che credi possa renderti felice. Questa continua lotta “coi mulini a vento” non farà altro che confermarti nella tua impotenza: indipendentemente da ciò che fai e quanto ci credi, sei infelice.
Ma la verità è un’altra: stai puntando nella direzione sbagliata. Non devi modificare gli eventi o le persone, ma il tuo modo stesso di intendere la felicità
Di questo parliamo tra poco.
2. Praticamente…è impossibile
“Sono felice se invece dei miei 35.000€ all’anno guadagno almeno 3 Milioni”, oppure “…se da 120kg di peso passo ad una massa grassa minore del 7% e vinco una maratona”, o anche “…se non litigo mai con mia moglie e faccio almeno 2 mesi di vacanza in posti straordinari”.
Beh, sono tutti obiettivi sfidanti, no!? Raggiungerli richiede tempo, impegno, e moltissimo sacrificio.
Regole troppo restrittive, troppo rigide, troppo complesse da raggiungere sono profondamente deleteree per la tua felicità.
Da un lato possono essere motivanti per dare sempre il meglio di te.
Dall’altro non puoi essere costantemente sotto torchio e performare al 200%, né puoi permetterti di essere infelice finché non ottieni ciò che desideri.
Se nella tua regola trovi dei “sempre/mai”, o se per soddisfarla hai bisogno di sforzi fisici e mentali enormi, o ancora, se le condizioni sono troppo lontane dalla tua realtà attuale, allora più che una regola per essere felice hai scritto una regola per auto-distruggerti l’esistenza!
3. È molto probabile essere infelice
Se la tua regola prevede pochi modi per essere felice e tantissimi per essere triste, allora, nuovamente, sei a rischio infelicità.
“Sono felice se la casa è perfettamente in ordine” è un classico esempio: delle centinaia di oggetti che hai in casa, ne basta uno fuori posto per darti fastidio. E la probabilità che tutto sia in ordine perfetto è davvero bassa.
Rileggi la tua regola e dimmi: quanto è probabile che accada esattamente ciò che desideri?
Cambia prospettiva
Se hai scoperto di non essere tu ad avere il controllo di ciò che ti rende felice, credimi: hai semplicemente sbagliato focus. Hai diretto la tua attenzione su ciò che dall’esterno ti può dare felicità, e vivi in attesa che questo evento accada.
Ma la verità che è ci sono un sacco di azioni concrete, di attività quotidiane, di abitudini, di comportamenti che puoi mettere in atto e che possono davvero darti felicità.
Pertanto ritagliati un altro minuto di riflessione e scrivi cosa TU puoi fare per essere felice. Chi puoi amare, quali azione buone puoi compiere, quali gesti gratuiti puoi donare, quale progetto puoi sviluppare, quale crescita su te stesso vuoi percepire, quale impatto positivo puoi dare e a chi.
La prospettiva cambierà immediatamente, e scoprirai come ciò che accade fuori di te perda di rilevanza, a favore invece della tua individuale energia e potenzialità di generare felicità, per te e per gli altri.
Se la tua regola prevede obiettivi impossibili, beh, allora semplicemente abbandonali!
Abbandona la brama di risultati, e apprezza invece il continuo e costante cammino di miglioramento che percorrerai, giorno per giorno.
Nell’articolo “come essere felici” abbiamo visto che non dobbiamo attendere il risultato, ma goderci il percorso che facciamo per raggiungerlo.
Concentrati sui passi già fatti, sul bello che c’è intorno a te, e sul piacere di sentirti un po’ più avanti ad ogni piccolo passo che compi.
Infine, abbandona l’idea che tutto debba essere perfettamente come nella tua testa: l’aspettativa di dominare al 100% ciò che accade ed il contesto intorno a te è pura follia.
Piuttosto, lasciati andare alla realtà, così come viene. Vivi il senso di libertà e di beatitudine che provengono dal godersi ciò che è, così com’è. Guarda ai valori e ai principi più profondi, e non alle migliaia di costrizioni pratiche che intasano la tua mente, e che non ti fanno godere del miracolo che hai da vivere ogni giorno.
Riscrivi la tua regola per essere felice
“SONO FELICE QUANDO FACCIO… / AIUTO… / SENTO DENTRO ME DI AVANZARE IN … / SONO GRATO PER…”
Assicurati che siano verità profonde, non lontane da te, e che abbiamo un’alta probabilità di essere realizzabili.
Scrivi la tua nuova regola nei commenti sotto, vediamo insieme se l’esercizio ha funzionato e se possiamo rifinirla al meglio!
Solo così la tua mente dirigerà le proprie energie verso ciò che davvero ti può rendere felice, e di conseguenza ad ogni situazione, cambierà in positivo la tua emozione.
Spero che questo esercizio ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, fai la tua parte condividendolo con i tuoi amici!
A presto
Luca
Approfondimenti
- “Felicità: un’ipotesi” di Jonathan Haidt. Una Bibbia sull’argomento. Imperdibile.
- “Awaken the giant within” di Tony Robbins. Questo articolo è stato ispirato dal Cap.16
- Bellissimo video di Simon Sinek, uno dei miei speaker preferiti.
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