Come da una lezione di golf ho capito l’unico metodo efficace per migliorare la qualità della propria vita
tempo lettura 11 min.
In questo articolo vediamo insieme cosa serve per migliorare la propria vita in modo concreto e duraturo. Troppo spesso tendiamo a prendere decisioni di pancia, cercando grandi-piccole rivoluzioni. Ma i veri risultati derivano invece dalla lenta, costante e focalizzata evoluzione personale.
Sono pronto.
Oggi è il mio primo giorno da giocatore di golf.
Perché sono anni che abito nei pressi di un campo a 9 buche, e vedo sempre tutta questa bella gente distinta, ben vestita, dall’atteggiamento nobile e superiore, che scendendo elegantemente da lussuosi macchinoni, mi passa davanti col carrellino in pelle pitonata in cui riposano fulgenti mazze di primaria fattura…
“E che fattura!” mi verrebbe da dire, dato che costano uno stipendio ciascuna!
Al di là delle apparenze, il golf mi ha sempre ispirato. Un gioco semplice (così sembra), in cui conta molto la testa e poco la fisicità (così sembra), e che di fatto è molto rilassante (così sembra).
Ma bando alle ciance! Non sono nobile ma posso vestirmi bene, la mia macchina non la vede nessuno perché al “club” ci vado a piedi, e soprattutto la prima lezione è gratis! 😉
Ho deciso: ci vado!
Voglio respirare anche io l’aria di quel club. Anche io voglio essere un figo! Telefono, mi iscrivo alla lezione di oggi, mi vesto, e vado.
Arrivo distinto e raggiante, conosco il Coach, una bella stretta di mano, e due chiacchiere di cortesia.
Ormai sono dentro…mi sento già un altro.
Ritiriamo le mazze, 150 palline, e andiamo in campo prova.
I primi 25 minuti servono solo per capire la posizione. Come si tiene la mazza, come devo posizionare i piedi, le ginocchia, il bacino, il tronco, le spalle, le braccia, e via giù fino all’ultima falangetta del pollice sinistro…Mah!
Mi sento un burattino ingessato, con le gambe rigide, e il sedere in una posizione che mi provoca un certo disagio. Ma non voglio pensarci.
Ora con grazia faccio ruotare la mazza, portandola in alto a destra, e muovendo le spalle in senso orario. Poi delicatamente riporto la mazza nella sua posizione base. Questo è il movimento. Chiaro, l’ho capito.
È semplice!
Sono passati 40 minuti di lezione e ancora non ho visto una pallina.
Ma ora è arrivato il momento! È ora di fare sul serio.
Sono pronto. Mi hanno spiegato la posizione e il movimento. Al resto ci penserò io!
Voglio stupire e stupirmi. “Sta per nascere una nuova stella, Signori!”
Cerco l’obiettivo. È lì, a 50 metri. È un cestone fatto apposta per chi si allena: se lo becchi sei un figo. E io, a partire da oggi, sarò un figo!
C’è un vento teso da nord-est. Devo virare di un mezzo grado la direzione della mazza per controbilanciarlo.
50 metri sono tanti. Dovrò dargli una bella botta. Ci vuole forza: darò un bel tocco energico e deciso.
Io sono pronto. Tutto è pronto! È ora di tirar fuori il mio swing!… “Siii, ce l’ho dentro io lo swing…ora vi faccio vedere!”
Prendo un bel respiro…3, 2, 1…carico il colpo, eeeeee……
BAAAAMM!!
D’improvviso un dolore atroce attraversa il mio polso. La mazza mi salta dalle mani, le braccia mi vibrano e formicolano come mai provato prima, mentre un’improvvisa fitta si diffonde lungo il muscolo dorsale destro.
Mi manca il respiro…qualcosa è andato storto!
Non ci voglio credere…non so cosa, ma qualcosa non ha funzionato come pensavo.
Davanti a me la pallina immacolata, ancora sul suo supporto. Del mio swing non ha preso neanche il vento.
Provo dolore ovunque, la schiena mi si è bloccata, e le braccia ormai non le sento più, e quasi mi fa male anche la testa…
Mi guardo in giro spaesato, cercando di capire.
Col terrore negli occhi, vedo il mio fallimento lì davanti, stampato sul terreno: manca un quadrato di prato di 15 cm2, e una zolletta di terra emerge a distanza un po’ più in là.
È incredibile. Non ci posso credere. Ho dato una mazzata al prato!
Ho tirato un colpo al terreno, e la mia pallina, quella che doveva finire nel cestone a 50 metri, è ancora lì che mi guarda, come si prendesse gioco di me…
Com’è stato possibile? Eppure era così facile! Avevo valutato persino il vento!
Le rivoluzioni di vita
Se desideri raggiungere un obiettivo che cambi la tua vita non puoi affidarti alle rivoluzioni.
Siamo costantemente tentati di mollare improvvisamente le cose che non vanno, di rifiutare ciò che non ci piace e reagire d’impatto, per cambiare la situazione il più rapidamente possibile.
Vuoi dimagrire? BAM! Da domani dieta ferrea da 1200 calorie, e vai che sei il migliore!
Vuoi sentirti sicuro di te? BAM! Vestitino nuovo, 650€, e vai che sei un figo!
Vuoi smettere di fumare, diventare uno sportivo, cambiare lavoro, diventare un osso duro? BAM, BAM, BAM!
Ma ditti la verità: quanto dura un cambiamento fatto così? Quanto cambi veramente?
E cosa succede se reagisci d’impatto nella relazione col tuo partner? Se le cose non vanno molli tutto e te ne vai? Con quali costi su di te e su chi ti ama?
E cosa accade se usi questa logica quando il lavoro ti delude? Perdi tutta l’esperienza per ricominciare da un’altra parte, solo perché non hai seguito un processo strutturato che ti portasse a vivere meglio in quella stessa situazione? Anche qui: che costo ha la tua reazione?
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Che sia cambiare partner, città o anche solo sentirti un vero giocatore di golf, i piccoli-grandi miglioramenti di vita devono sempre andare di pari passo con una attenta analisi di cosa sta accadendo realmente, e con una conseguente evoluzione personale, sia emotiva che di competenza.
Per migliorare la tua vita, cambiamento esterno a te ed evoluzione all’interno di te devono andare insieme, in perfetta sinergia.
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Emozione Vs evoluzione
È chiaro: se vivi in una pentola a pressione, appena puoi sfogarti sei subito più sereno.
In questi casi la tentazione di reagire rivoluzionando tutto è fortissima.
Ma facci caso: le rivoluzioni sono solo uno sfogo di emozioni. E dopo che ti sei sfogato, cosa accade? Quale costo dovrai pagare?
Reagire in base alle emozioni non produce cambiamento solido e positivo, che migliora la tua vita. L’evoluzione, invece, può modificare in modo stabile il tuo livello di felicità.
Quindi bada sempre a notare la differenza, perché prendere scelte affrettate sulla base delle emozioni può produrre risultati non desiderati, o deludere le tue aspettative.
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Per migliorare la tua vita hai bisogno di agire per evoluzioni, e non per emozionanti rivoluzioni.
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L’evoluzione personale
L’evoluzione personale è quel processo per cui la tua mente si adatta a nuovi contesti, nuovi modi di pensare e nuove abitudini o attività, e grazie a questo adattamento, si modifica il tuo comportamento.
Nota bene: questo è un processo biologico!
Sai che non mi piace parlare di “metafisica degli zebedei” e “crescita personale con gli abbracci di luce superemozionantissimi”: l’evoluzione personale è un processo concreto, chimico, più precisamente biologico, che avviene nella tua mente quando, passo dopo passo, esperienza dopo esperienza, si modificano le sinapsi che legano i tuoi neuroni.
“Qualunque cosa psicologica è sempre anche biologica”
(detto comune nel mondo della psicologia)
Solo se nella tua mente si generano nuove sinapsi tra i neuroni, potrai avere nuove competenze, nuove capacità, nuovi modi di pensare, nuovi valori, nuove priorità. E come conseguenza adotterai comportamenti diversi.
Se vuoi ottenere risultati diversi devi modificare i tuoi comportamenti, e per cambiare i comportamenti devi modificare competenze, capacità, valori, priorità. Tutto questo è dato da una modifica delle sinapsi nel tuo cervello.
In sostanza, per imparare a giocare a golf, avrei dovuto dare il tempo alla mia mente per generare tutte quelle sinapsi che avrebbero determinato una automatizzazione dei movimenti del corpo, riuscendo così a dominarli come si deve.
La modifica delle sinapsi richiede tempo ed un allenamento specifico.
Vediamo come fare.
Automatizzare nuovi comportamenti
Abbiamo capito: per migliorare la propria vita non bisogna affidarsi alle rivoluzioni, ma alla lenta e costante evoluzione personale.
Evoluzione personale = modifica del mio cervello per automatizzare pensieri, azioni, emozioni, e quindi comportamenti.
Ora. Le neuroscienze ci insegnano che per cambiare le sinapsi hai bisogno di due fattori: la ripetizione (o tempo di esposizione) e il grado di coinvolgimento emotivo.
Più ripeti una certa attività, più ti esponi ad una determinata emozione, più spesso fai determinati pensieri, più quell’attività, quell’emozione o quel pensiero saranno automatizzati. E quando li automatizzi, possono arrivare persino ad esprimersi in modo inconscio.
Esattamente come quando impari a guidare: all’inizio devi pensare ad ogni movimento e al significato di ogni segnale. Poi arrivi a guidare senza accorgertene.
Dall’altro lato, più è forte l’emozione che provi mentre ti esponi all’allenamento, maggiore sarà la rapidità con cui il tuo cervello apprenderà. Ovvero maggiori saranno le sinapsi che si genereranno contemporaneamente nel tuo cervello, velocizzando il processo di apprendimento.
Ecco perché impari rapidamente una lingua solo quando visiti un paese straniero: ti esponi alla lingua il 100% del tempo, e riuscire a comunicare diventa questione di sopravvivenza.
Pertanto, quali che siano i tuoi obiettivi e quale che sia il miglioramento che desideri apportare nella tua vita, esponiti alla realtà desiderata il più possibile, e dedicaci energia e passione, affinché il processo di apprendimento sia più rapido possibile.
Come migliorare la propria vita
Eccoci al dunque: qual è il processo per migliorare davvero e concretamente la tua vita.
#1 Capire esattamente cosa vuoi
Il primo obiettivo è focalizzare qual è l’evoluzione di cui hai bisogno per migliorare la tua vita.
Studia le tue emozioni, e cerca di capire cosa desiderano dirti: cosa ami davvero, di cosa hai bisogno per stare bene, quali condizioni sono necessarie perché tu possa sentirti felice e realizzato nel tuo profondo.
Se lo desideri hai un’intera pagina di articoli su come governare le emozioni, ed in particolare ti consiglio i post sulle emozioni negative e su come gestire le emozioni.
#2 Decidere i passi da compiere
Ora trasforma i tuoi desideri in obiettivi, e capisci quali passi concreti ti possono portare verso quel risultato.
Scrivili, e fatti una tabella di marcia che potrai spuntare ogni volta che il singolo obiettivo viene raggiunto.
#3 Fare un passetto al giorno verso i tuoi obiettivi
Ciò di cui hai bisogno è un passo al giorno, un piccolo allenamento quotidiano. La Disciplina e la Resilienza sono la migliore fonte di evoluzione personale. I risultati arrivano se sei costante e se ti immergi nel tuo allenamento totalmente ed in modo emotivamente coinvolgente.
Ricorda: evita le rivoluzioni, e concentrati invece sulle piccole ma significative evoluzioni quotidiane.
Conclusione
Qualunque miglioramento solido tu voglia apportare alla tua vita devi partire dal tuo interno. Non basta cambiare il contesto fuori di te.
Per riuscirci hai bisogno di procedere con un processo di lenta e costante evoluzione, focalizzata verso obiettivi specifici e concreti.
E ricorda: le rivoluzioni sono solo degli sfoghi emotivi. Ma sono le evoluzioni quelle che determinano i veri miglioramenti nella tua vita.
A presto!
Luca
Approfondimenti
– Leggi l’articolo Come Migliorarsi, in cui descrivo la Purposeful Practice e la Deliberate Practice, ovvero le procedure scientificamente più efficaci per apportare miglioramenti alla tua vita, in qualsiasi ambito
– Se desideri approfondire qualcosa sulle neuroscienze, guarda questo video molto simpatico e completo. È in un inglese un po’ rapido, ma con i sottotitoli puoi farcela anche tu! 😉
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