Perché il giudizio degli altri ti pesa e come liberartene una volta per tutte
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La paura di essere giudicati, o il timore di ciò che gli altri possano pensare di noi è una delle peggiori forme di limitazione della nostra felicità e della realizzazione personale. Vediamo come si genera e come superarla.
È una vera e propria piaga sociale.
È il motivo per cui a volte ti senti solo, incompreso, o addirittura smarrito ed isolato, con la faccia rivolta ai problemi ed il cuore triste di solitudine e abbandono.
È il motivo per cui non trovi la tua strada. Persegui tante vie, ti innamori delle nuove opportunità, ma poi vieni frenato fino a mollare, oppure il fuoco della passione si estingue da sé, come fosse paglia, inutile e desolante.
A volte la riconosci, a volte vivi una sottile inquietudine, senza capire cosa sia.
È la paura del giudizio degli altri.
È il timore che genitori, amici e persone a te vicine possano non condividere le tue scelte. È la paura di mettere a repentaglio le relazioni solo per aver osato essere te stesso. È la paura di non riuscire, di fare la figura del fesso: quello che ci ha creduto, ci è cascato, e si è schiantato contro la dura verità. La stessa verità che tutti “ti avevano detto prima”, e che nessuno aveva mai sfidato perché “era ovvio che non avrebbe funzionato”.
Risultato? Diventi assertivo, incapace di dire no, o hai paura di dispiacere, di creare conflitti e di perdere relazioni, e in tutto questo continui a reprimere il vero te stesso, che intanto brucia dentro, e vorrebbe trovare la propria strada.
Vuoi sapere la verità?
Se desideri essere libero, se desideri esprimere il vero te più profondo, se desideri ottenere risultati rilevanti, ed avere soddisfazione piena e realizzazione personale, la via è una: la tua! Non c’è giudizio, non c’è consiglio, non c’è supporto né approvazione che tenga.
Questo articolo è un po’ diverso dal solito. Non ti fornirò teorie né formule scientifiche. Voglio invece accompagnarti in una esplorazione di te stesso. Sarò un po’ duro, forse spigoloso. Ma la verità deve emergere, e perché questo avvenga, ci vuole ordine e pulizia.
Sei pronto?
Partiamo: perché ti pesa il giudizio degli altri e come liberartene.
L’immagine nobile di te
Ho visto un bellissimo video di Leo Gura che spiega perché temiamo il giudizio degli altri.
Secondo Gura, ognuno di noi, nel tempo, si crea un’immagine del se stesso “nobile”, “bravo” e “giusto”.
È nostro inconscio desiderio quello di dare questa immagine di noi all’esterno, e di vedere il riflesso di questa immagine in tutto ciò che facciamo.
È brutto a dirsi, ma è per questo motivo che esistono l’altruismo, la generosità, lo spirito di sacrificio. È per questo che accontentiamo genitori, compagni o anche perfetti sconosciuti.
In realtà l’essere umano è egoista. Biologicamente, proprio per sua natura.
Ma il desiderio (egoistico) di vedere riflessa nel mondo la propria immagine di un te altruista, generoso, comprensivo ti fa comportare da altruista, generoso e comprensivo.
Il motivo per cui questo avviene è scritto nell’evoluzione della specie umana: il singolo, infatti, ha meno probabilità di sopravvivenza rispetto al gruppo. Per questo Madre Natura ci ha dotati di una particolare sensibilità verso ciò che l’altro pensa e vede di noi[1], perché questo aspetto del nostro comportamento ha contribuito a tenerci uniti, e cooperare per la sopravvivenza comune.
Ancora oggi viviamo su di noi questo effetto. Chi in modo ossessivo, chi in modo molto più limitato, ma tutti cerchiamo di ottenere conferme dall’esterno di questa immagine nobile e giusta di sé. L’impegno che mettiamo in questo obiettivo è proporzionale al bisogno che abbiamo di mostrare questa immagine nobile di noi, e di vederne il riflesso.
Il problema si presenta quando il tuo bisogno di dimostrare questa immagine positiva di te sorpassa il profondo ed irrefrenabile bisogno di vivere la tua vita, di trovare la tua strada, e vedere la tua realizzazione concretizzarsi nella vita che conduci. Magari il tutto accentuato da atteggiamenti, come ad esempio quelli dei tuoi genitori, che per indole, paura o egoismo, rinforzano il tuo bisogno di fare il “bravo bambino”, di fatto inchiodandoti ad una vita che non è la tua, e producendoti frustrazione ed insicurezza croniche.
Per dirla facile: quando lasci che il giudizio degli altri dirotti la tua strada verso una direzione che non ti appartiene, o quando scegli invece di andare per la tua strada ma con il rimpianto di non aver potuto riflettere quell’immagine nobile e giusta di te, questo ti produce sofferenza.
Quindi il giudizio degli altri è un problema?
Assolutamente no. Davanti a qualsiasi situazione è ovvio e naturale che ognuno si faccia la propria opinione e che la esprima, mescolandola a paure, insicurezze e desideri strettamente personali e che nulla hanno a che vedere con te, la tua identità e la tua strada.
Il problema si presenta quando lasci che il punto di vista dell’altro mini la tua identità e la tua autostima.
Questo è controproducente per tre motivi:
- Spesso il giudizio altrui è mosso da paure ed insicurezze, da dolori ed insoddisfazione personale, da abitudini negative e da ferite ancora aperte. Se tutto questo viene riversato su di te, di fatto il tuo “io nobile” si sobbarcherà di un sacco di tossine inutili, senza con questo risolvere i problemi dell’altro.
- L’idea che soddisfacendo i desideri altrui otterrai qualcosa di positivo è spesso una convinzione limitante. Di fatto il giudizio altrui genera in te una carenza (separazione, paura, conflitto) che tu devi recuperare. Quindi, invece di costruire qualcosa di nuovo, rincorri la sopravvivenza di dinamiche preesistenti, che limiteranno la tua evoluzione.
- Spesso capita di voler soddisfare le persone sbagliate. Persone egocentriche, egoiste, manipolatrici non fanno altro che risucchiare ogni tua energia per affermare il proprio ego. Ha davvero senso sprecarsi per loro?
Morale: la soluzione è dentro te, e risiede in quella che abbiamo definito “l’immagine nobile” di te stesso.
Se vuoi liberarti del giudizio degli altri il primo obiettivo è convincerti che anche nel soddisfare gli altri in fondo stai agendo per egoismo, e che questo comportamento, di fatto, produce solo effetti negativi.
Superare la paura del giudizio degli altri
Immagina la vita come un bellissimo giardino immenso, con una vegetazione florida, fatta di migliaia di piante e fiori, ognuno con le sue caratteristiche e la sua bellezza. C’è chi dà frutto e chi riempie gli occhi dei visitatori, chi svetta verso il cielo e chi è stupendo nella sua piccolezza.
Nel giardino della vita ogni fiore ha la sua funzione. Una quercia non può capire un’orchidea, e una rosa non può capire il muschio. Ma tutti convivono perfettamente, e ognuno caratterizza questo giardino con le proprie qualità. Tutti sono belli, e tutti importanti. A patto che ciascuno riconosca e persegua il proprio valore all’interno del giardino.
Così è la nostra vita.
In pochi possono davvero capirti, perché tutti sono diversi da te. Ma ciò non toglie che la tua missione, la tua funzione, il tuo scopo nel giardino non abbia davvero un valore.
Che senso avrebbe per una viola compararsi con un cedro, o prendere istruzioni da un oleandro!?
Se mi leggi con frequenza, e se hai letto questo articolo fino a qui, è perché hai nel cuore una profonda chiamata a vivere nella libertà. Sai che dentro te convivono un insieme di sogni, capacità ed energie che meriterebbero di produrre il tuo risultato, di esprimersi in quella che è la tua forma di bellezza.
Io non so quale sia la tua bellezza, ma so per certo tre cose:
- Solo la sicurezza profonda del tuo valore ti farà passare la paura del giudizio degli altri. Se sai con chiarezza cos’hai da dare al mondo e per quale missione personale desideri spendere le tue energie, nessun giudizio su di te risulterà davvero appropriato. E quindi ti scorrerà addosso, senza lasciare traccia di sé.
- Se ti impegni a migliorarti nel tuo ambito specifico, in quella missione che senti tua, se sai di evolvere, anche solo un passetto al giorno, l’evidenza di questa crescita ti darà maggiore sicurezza davanti a qualunque fonte di instabilità proveniente dall’esterno. Quando i risultati arrivano, il tuo focus è positivo e la tua stabilità diventa maggiore. Entrambi fattori che fanno perdere presa ai giudizi degli altri.
- Se riconosci che il giudizio dell’altro è inficiato dalle sue paure e dalle sue insicurezze, dalle sue frustrazioni e dai suoi insuccessi, riconosci che il suo giudizio nulla ha a che vedere con la tua persona e la tua missione.
Conclusioni
Quale che sia la tua bellezza, avere una missione, avanzare costantemente e riconoscere le debolezze altrui sono i tre magici elementi che ti permettono di liberarti dal bisogno di un’immagine nobile di te, per lasciare spazio invece all’immagine migliore in assoluto, che è quella della piena manifestazione della tua bellezza e delle tue qualità.
Se mi segui è perché hai scelto di realizzare giorno per giorno questa tua chiamata.
Ed è un onore accompagnarti in questo viaggio.
Luca
Approfondimenti
[1] Se lo desideri puoi approfondire la “Psicologia Evoluzionistica” (Evolutionary Psycology)
Complimenti vivissimi Luca, per quest’altro articolo di una saggezza e lucidità di analisi, veramente mirabili, e soprattutto ricco di spunti di riflessione utilissimi per lavorare sulla propria crescita personale in maniera più consapevole. Grazie!!
Mi lusinghi Daniela 🙂
Piacere di averti a bordo, e di sapere che anche tu sei in cammino!