Focalizzarsi sul positivo per fiorire nel deserto
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In questo articolo capiremo che prendere decisioni avendo in mente i limiti del nostro agire, ovvero pensare con una mentalità della scarsità, sia una soluzione ottima per peggiorare la qualità della nostra vita. Pensare con una mentalità dell’abbondanza, invece, non vuol dire sprecare risorse bensì utilizzare al meglio le possibilità che abbiamo a nostra disposizione.
Nella mia vita lavorativa ho avuto la fortuna di collaborare con tantissime persone, alcune davvero bizzarre.
Una di queste era un manager, mio capo diretto. Mi colpì già subito, al primo giorno di lavoro, quando mi chiese di andare a prenderlo in stazione alle 7 di mattina. Veniva da una località a 1000km di distanza.
Aveva passato la notte seduto in treno, perché il posto a sedere costava solo 32€, con un risparmio di 11€ sulla cuccetta e di 50€ sul viaggio in aereo.
L’azienda che gestiva aveva un giro d’affari di 5 Milioni di Euro, con una perdita netta annuale di 800.000.
All’arrivo a destinazione, doccia rapida e via giù pesante a lavorare.
Le casse dell’azienda piangevano, quindi l’unico obiettivo era risparmiare, risparmiare, risparmiare.
Come? Tramite il ferreo controllo del lavoro e della produttività del personale, tramite l’abbattimento degli sprechi e la ricerca di nuove soluzioni per ottenere gli stessi risultati spendendo meno.
Già, gli stessi risultati. Perché non gli importava migliorarli quei risultati, ma averli uguali con meno costi.
Ecco allora alcuni dei risultati:
– personale fortemente stressato e demotivato,
– aumento costi per ricerca nuovo personale a sostituzione dei “caduti di guerra”,
– ricavi minori per via della diminuzione della pubblicità,
– alcuni servizi chiusi per via della mancanza di budget,
– tensioni con i fornitori per pagamenti ritardati.
– oltre 10 giorni del mio stipendio quasi completamente persi per mancanza di un banalissimo PC, investimento “eccessivo per farlo a cuor leggero”
– Dulcis in fundo, lui costantemente teso e senza una vita privata.
Ero stato assunto per impostare un sistema di abbattimento dei costi, e sono entrato talmente nella parte che ho finito per farlo risparmiare anche su me stesso, “abbattendomi”.
Spreco e Scarsità
Facci caso: il tuo animo parsimonioso si palesa solo quando sei nella m.
Come quando ti sta finendo il dentifricio. Non risparmi mica quando il tubetto è pieno, ma solo negli ultimi 6 giorni!
Inizi a diminuire le dosi, poi le dimezzi, e poi ancora meno, e sempre meno, finché ogni singola particella che esce da quel povero tubetto stritolato può fare la differenza tra la vita e la morte di chi ti ascolterà parlare.
La mancanza ci offre la grande opportunità di vivere sulla nostra pelle la vera importanza delle cose.
È quando hai fame che apprezzi il pane. È quando sei solo che apprezzi l’Amore e l’affetto.
Ma esiste una netta differenza tra sprecare e pensare con scarsità.
Lo spreco è l’utilizzo oggettivamente inutile di alcune risorse, siano esse materiali, economiche, energetiche o emotive. Concettualmente andrebbe limitato il più possibile, fino al punto in cui il gioco non vale la candela.
Pensare con scarsità, invece, vuol dire focalizzare la propria attenzione su una mancanza o su una paura, ed agire in conseguenza.
Vuol dire focalizzare costantemente la tua attenzione su come risparmiare perché hai i soldi contati, invece di dedicare quelle stesse energie a trovare nuove soluzioni per guadagnare di più.
Vuol dire scegliere di tagliare i costi invece di aumentare i ricavi.
Vuol dire non fare pubblicità “per non sprecare”, salvo poi ottenere una riduzione dei clienti.
Vuol dire “frustare i dipendenti perché producano”, invece che sfruttare la loro creatività e le loro competenze per creare nuovi servizi, innovativi e differenzianti.
Pensare con scarsità vuol dire focalizzare l’attenzione sullo spendersi meno, invece che sul giocarsi di più.
Vuol dire pensare di non avere alternative, di non poter imparare cose nuove, di non poter diventare una persona differente, un professionista in altri ambiti, un esperto di qualcosa che oggi non conosci.
Vuol dire focalizzarti sui limiti e i doveri invece che sui sogni e le opportunità.
Cosa guardi
Se stai pensando con la logica della scarsità ben presto avrai ottimizzato tutto il possibile e non avrai più scampo.
Punto, stop, sei finito.
Ma se guardi a ciò che hai da spenderti, alle competenze che puoi mettere a frutto, alle risorse che possono generarti reddito, alle opportunità che offre il mondo, al network di conoscenze che può esserti d’aiuto, alle persone cui potresti essere utile, allora la prospettiva cambia, e il tuo bicchiere di colpo diventa mezzo pieno.
Il trucco sta nel focalizzare l’attenzione su ciò che hai e trarne il massimo, trovare soluzioni nuove per utilizzare le stesse risorse che hai oggi in modo più efficace e funzionale.
Non risparmiare, ottimizza! Non trattenere le tue energie, piuttosto impara a spenderle bene, per qualcosa che ti riempie, che ti da soddisfazione.
Non pensare a ciò che ti manca, ma a ciò che hai già.
La paura del possibile
L’altro giorno in coda alla cassa del supermercato, davanti a me una signora piccola, sulla settantina, con una voce flebile, insicura e affaticata, chiede alla cassiera informazioni su una promozione.
Dopo quasi 3 minuti di conversazione, abbiamo capito che il suo obiettivo era sapere se avesse un mese oppure due per recuperare i 3 bollini mancanti per raggiungere i 20 che le servivano per ottenere 3 bicchieri di vetro. Nota che 3 punti si ottengono con 3 euro di spesa, e l’obiettivo finale erano 3 bicchieri del valore di un paio di euro.
Senza giudizio, ma con spirito di osservazione: perché la tenera signora si sta focalizzando su un obiettivo così piccolo, dedicandogli pensieri, energie e tempo? Sarà una super collezionista di bicchieri in promozione, o avrà bisogno proprio di quei 3 bicchieri per soddisfare la sua sete?
Io penso che a volte le cose grandi ci facciano paura.
Se ti dicessi che da domani il tuo salario è di 1 milione di € al mese, facilmente ti sentiresti spiazzato. Se ti regalassi un’auto molto superiore ai tuoi sogni o una casa principesca, come ti sentiresti?
La nostra zona di comfort prevede dei range di benessere, di felicità, di denaro, di soddisfazione.
Fuori da questo range ci sentiamo a disagio, e facciamo di tutto, consciamente ed inconsciamente, per rientrare nei nostri standard.
La mentalità dell’abbondanza
Pensare con una mentalità di abbondanza non vuol dire sprecare ma essere cosciente di quanto puoi ottenere da ciò che hai.
È riscoprire le tue potenzialità. Non è essere ingenui o sognatori, ma avere una visione, una direzione e degli obiettivi da raggiungere.
Come ricorda l’amico Terenzio Traisci,
“non è vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto,
ma essere coscienti di avere la bottiglia piena lì sul tavolo,
con cui tu stesso puoi riempire quel bicchiere”
È l’attitudine a trovare soluzioni invece che lamentarsi.
È la capacità di reinventarsi e riscoprirsi sotto nuove vesti.
È la responsabilità di riconoscere che il tuo stato di felicità attuale è una conseguenza delle tue azioni, non solo di ciò che ti è accaduto o che ti hanno fatto.
Non del meteo, della crisi, del disordine, del partner o di ‘sta c—-o di sveglia che anche oggi ti devi alzare alle 6.
Perché se esiste la felicità in popolazioni o persone molto meno fortunate di te, allora la felicità non dipende dal contesto né dal caso, ma dalla tua attitudine a generarla.
L’esercizio
Pensare con scarsità non è una caratteristica ma un’abitudine.
È un esercizio costante di pessimismo che ha allenato la tua mente a guardare ciò che non va. In quanto esercizio puoi ribaltarlo e ridefinirlo.
Puoi decidere razionalmente di concentrare le tue energie sulle opportunità, invece che sui limiti.
Ecco alcune tecniche che puoi utilizzare per tornare a pensare con abbondanza.
1. Aumenta i benefici invece che salvaguardare quelli che hai.
Non vivere in protezione, apriti alle opportunità del mondo. Aumenta i ricavi invece di diminuire i costi. Compra meglio, invece che risparmiare. Non proteggere il tuo tempo e le tue energie, utilizzali per ciò che ti riempie e ti soddisfa.
2. Trova 4 soluzioni per ogni problema.
Davanti ad un qualsiasi problema o imprevisto, metti da parte i pensieri negativi e trova 4 soluzioni. Devono essere 4, sempre, in ogni occasione. Ti costerà fatica all’inizio, ma pian piano diventerà automatico.
3. Evita la passività.
La TV, le news, la pubblicità puntano molto sulla scarsità per attivare il tuo senso dell’urgenza di ascoltare o di comprare. È un pessimo allenamento, tanto quanto lasciare deperire il proprio cervello davanti a Facebook e whatsapp. Ti alleni a non utilizzare la tua creatività e la tua immaginazione, che sono la benzina di una mentalità di abbondanza.
4. Frequenta persone stimolanti
Quelli che hanno sogni e li perseguono, che amano crescere, migliorarsi e dare il proprio contributo. La gente pessimista e negativa ti risucchia le energie, e ti abitua alla scarsità. Frequenta persone belle, che ti fanno star bene, e ti fanno essere ottimista e positivo.
5. Organizza i tuoi ambienti vitali ed il tuo tempo.
Il disordine e la mancanza di organizzazione ti risucchiano energie che potresti dedicare ai tuoi sogni. In ogni cosa, datti un ordine e mantienilo, senza diventarne schiavo. Fatti aiutare nelle faccende domestiche, delega ciò che ti pesa, chiedi aiuto a chi è più bravo di te.
6. Pensa sempre win-win.
Se la torta da spartire è piccola per soddisfare tutti, allora non pensare a come spartirla al meglio, ma cerca un’altra torta. Apriti a soluzioni nuove, cerca alternative. Non guardare la scarsità ma cerca l’abbondanza. Leggi l’articolo sul pensiero win-win.
7. Impara da ogni sconfitta.
Sbagliare è l’unica opportunità concreta che hai per imparare davvero. Se ti focalizzi sull’errore non cresci e non ne sfrutti il potenziale costruttivo. Guarda piuttosto a cosa hai imparato e cosa ne hai tratto di costruttivo per la tua crescita personale. Se vuoi approfondire, c’è un capitolo proprio su questo nella guida gratuita “Energia, Passione, Talento” che ho scritto per te. Per averla, inizia con questo test.
8. Sperimenta la gratitudine.
Abituati a ringraziare per ciò che hai, per l’aiuto ottenuto, per i doni che ti sono stati dati. Che sia a Dio, ai tuoi genitori, alla Natura o a chi ti vuole bene, donati un momento quotidiano per esprimere la tua gratitudine e lasciare che ti riempia dal di dentro.
Concludo
Ci sono uomini che riescono a vivere felici in condizioni inimmaginabili.
Ci sono persone che con pochissime risorse riescono a raggiungere risultati incredibili.
Esistono piante che riescono a nascere e vivere nel deserto.
Che siano poche o tante le risorse a tua disposizione, il tuo atteggiamento mentale può fare la differenza, e pensare con una mentalità dell’abbondanza può ribaltare la tua vita.
In cosa pensi di ragionare con scarsità? In cosa potresti valorizzarti o valorizzare invece che sminuire? Parliamone nei commenti!
A presto
Luca
Approfondimenti
- Leggi il libro “Abbondanza” di Peter Diamandis. Capirai come il mondo in cui viviamo è pieno e ricco di opportunità, nonostante siamo abituati a ragionare con scarsità.
- I 7 tratti distintivi di chi ragiona con la mentalità dell’abbondanza.
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