Come liberarsi dai pensieri negativi che ti rovinano l’umore e ti rendono una persona peggiore
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I pensieri negativi sono forme di difesa del tuo ego che hanno l’unico effetto di renderti più deluso o arrabbiato. Se accetti la sfida, vedrai che puoi superarli anche tu!
Ti racconto una storia.
C’era una volta un contadino che si prendeva cura del proprio campo.
Ogni giorno vedeva le piante crescere e produrre, e questo gli dava molta soddisfazione.
Il lavoro era faticoso, ma era un uomo forte, e non era la fatica a preoccuparlo.
Ciò che lo assillava erano le erbacce.
Ogni giorno perdeva ore ed ore ad estirpare le erbacce dal suo campo, per scoprire il giorno dopo che queste si erano formate di nuovo, e che doveva ricominciare daccapo.
Il pensiero negativo lo assillava, e di giorno in giorno si ingigantiva nella sua mente, fino a diventare una vera e propria ossessione.
Il povero contadino arrivò ad odiare la sveglia del gallo, perché sapeva che ancora un giorno in più avrebbe dovuto estirpare quelle erbacce, che come in un malefico piano per rovinargli la vita, sarebbero state di nuovo lì, a contaminare il suo campo.
Visse a lungo nervoso ed arrabbiato. E dopo anni di rabbia, si convinse che la vita era ingiusta, e lui non poteva farci nulla. Così diventò pessimista, a periodi persino depresso.
Finché un giorno il suo figliolo, ormai divenuto grande, iniziò a dargli una mano nel campo.
Il ragazzo si innamorò di quel lavoro, della Natura e delle sue piante. Lui amava prendersene cura, ed eliminare le erbacce malefiche che tanto facevano disperare il suo povero papà. Eliminare le erbacce, infatti, lo costringeva a guardare le sue piante da vicino, a scoprirne i dettagli e i bisogni. Gli dava continuamente la sensazione di essere importante per le sue piante, e di donare la propria fatica per una ragione utile: prendersi cura delle piante che tanto amava e rendere quel campo bello, florido e produttivo.
Il papà, vedendo l’atteggiamento del figlio, capì presto di aver commesso un grave errore. Per una vita intera aveva lasciato che la propria felicità fosse rovinata da un pensiero negativo, che lo aveva reso arrabbiato e depresso, quando invece quelle erbacce erano state per anni l’occasione per conoscere le sue piante da vicino, per amarle ogni giorno, con il sudore sulla fronte e la felicità dentro il cuore.
Cosa sono davvero i pensieri negativi
I pensieri negativi sono quei pensieri che prendono un certo evento spiacevole (come una delusione o una ingiustizia subita) e lo trascinano avanti per minuti ed ore, amplificandolo fino all’estremo, arrivando ai limiti della realtà, e fantasticando su “cosa potresti fare se succedesse X” o “cosa avresti dovuto fare quando ti hanno detto Y”.
A volte sogni di tirar fuori capacità che non hai, altre di spaccare al faccia a qualcuno, altre ancora diventi un supereroe che con i suoi super poteri ripiana ogni sopruso.
Caro il mio Superman, prima che ti alzi in volo e ci fai vedere chi sei, ricorda che ti stai solo raccontando una favoletta!
È una favola vera solo nella tua mente, ad alto tasso emotivo, che piano piano si allontana sempre più dalla realtà, e che in compenso ti riempie di rabbia e frustrazione, anche perché i tuoi sogni vanno per una strada, mentre la realtà poi ti conferma la tua impotenza.
Ovviamente non mi riferisco ai cosiddetti “pensieri negativi ricorrenti ossessivi”, che comportano una vera e propria ossessione, come la di paura di morire, attacchi di panico, o altre reazioni psico-emotive importanti.
Semplicemente è un continuo rimuginare in modo pessimistico sugli eventi e le situazioni, idealizzando un possibile lieto fine, che in realtà non esiste e non stai contribuendo a realizzare.
I pensieri negativi sono la soluzione che il tuo ego mette in atto per proteggersi da qualcosa che lo minaccia.
Ti faccio qualche esempio.
Sei pessimista? Vedi sempre negativo, ti piace pensare al peggio e sei uno di quelli che si definisce “semplicemente realista”? È molto probabile che tu abbia paura delle delusioni, e che queste ti facciano soffrire molto. E quindi meglio preparare la tua mente al peggio, così che quando la delusione si dovesse realizzare tu sei già emotivamente preparato.
Altro esempio: ce l’hanno tutti con te e la vita è solo un problema dietro l’altro? È possibile tu che senta forte il bisogno di importanza. Finché hai problemi da risolvere e persone che ti odiano, sei importante per qualcuno. Quando nessuno più ce l’avrà con te, nessuno ti considererà, e quindi avrai perso la tua importanza.
Questo vale per tutti i pensieri negativi: “La prossima volta gli faccio vedere io!” è un bisogno di espressione o di giustizia, “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” nasce da un bisogno di non sentirsi traditi, e così via.
Ora. Ci sono due aspetti che devi considerare:
- Se da un lato le delusioni, l’ingiustizia o i tradimenti possono minare la tua serenità per un certo lasso di tempo, dall’altro essere pessimisti, non avere fiducia o sognare vendetta ti peggiorano la vita per tutto il tempo che avanza.
I pensieri negativi non aggiungono nulla alla tua vita. Semmai ne peggiorano la qualità, facendoti focalizzare su rischi e situazioni ipotetiche invece che sul bello che ti è dato di vivere istante per istante. Proprio come per il contadino della storia. - I pensieri negativi spesso si auto-alimentano, prendendo dimensioni irragionevoli, non giustificate. Come in un computer bloccato, entri in un loop infinito di negatività, surriscaldando i tuoi circuiti, vedendo tutto negativo, e perdendo l’occhio su tutto il resto, che invece avrebbe certamente di meglio da offrirti.
Liberarsi dai pensieri negativi
La migliore tecnica per liberarti dai pensieri negativi è semplicissima: spegnerli sul nascere.
Appena ti rendi conto che sta partendo un pensiero negativo di quelli cui sei abituato, di quelli che ti tornano spesso, bloccalo immediatamente. Distraiti, pensa ad altro, o prova ad immaginare subito un finale positivo per la storia che inizia a svilupparsi nella tua mente.
Ti ci vorrà qualche istante di sforzo, e magari il pensiero negativo proverà ad affacciarsi nuovamente. Ma se ti alleni a bloccarlo sul nascere vedrai che di volta in volta liberartene ti verrà più semplice.
L’analisi di te
Come abbiamo visto per le emozioni negative, anche i pensieri negativi sono “messaggi in codice” che puoi imparare ad interpretare.
Mi spiego meglio.
Di fronte ad un pensiero negativo prova a comprendere quale bisogno questo sottintende. Perché continua a tornarti in mente? Cosa vuole esprimere, quale tuo desiderio profondo vuole far emergere? Desideri più considerazione, più libertà, o magari hai bisogno di rispetto o sicurezza.
Avere consapevolezza di ciò che vuoi davvero è il primo passo per trasformare il desiderio in realtà.
In secondo luogo, considera che ogni pensiero negativo ha di fondo una convinzione limitante. Come il nostro povero contadino pensava che estirpare le erbacce fosse solo una perdita di tempo, così anche il tuo pensiero negativo è radicato su una convinzione. Ad esempio: “il mio capo non mi stima”, o “il mio partner è insensibile al mio bisogno di…”, o anche “in questa cosa io sono proprio incapace”.
Quale che sia la convinzione su cui si fonda il tuo pensiero negativo, mettila in dubbio, e prova a cambiare punto di vista, perché ciò che credi non è la verità ma solo una sua interpretazione.
La sfida dei 10gg
Imparare a superare i pensieri negativi è un allenamento. Più ti alleni, più sarà facile riuscirci.
Come puoi farlo?
Ti propongo una sfida!
Per i prossimi 10 giorni a partire da questo preciso momento assumiti l’impegno di prendere il controllo totale dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, promettendoti di non rimuginare né farti trascinare da essi, ma essendo tu a dominarli.
Devi riuscire per 10 giorni consecutivi a non farti trasportate dai pensieri negativi, e a spegnerli immediatamente sul nascere.
Ogni volta che ti ritrovi a pensare negativo, verifica per quanto tempo ti sei fatto trascinare in questo pensiero. Se sono passati più di 30 secondi, allora devi ricominciare la sfida dall’inizio, ripartendo con altri 10 giorni consecutivi.
Bello, no? Provalo, ti garantisco che è sfidante tanto quanto utile.
Il primo enorme vantaggio che trarrai da questa sfida sarà quello di imparare a dominare i tuoi pensieri.
Grazie a questo potrai costantemente riportare te stesso in uno stato di positività e di sicurezza, quello che nel coaching si chiama “stato di risorsa”. Indipendentemente da ciò che ti accade intorno, il tuo stato emotivo è tua responsabilità. Anche davanti agli eventi peggiori, anche davanti alle delusioni più brutte, sei tu a decidere quanto lasciar spazio a rabbia e tristezza e quanto alla positività.
Il secondo grande vantaggio sarà quello di imparare a concentrarti sulle soluzioni invece che sui problemi.
È un enorme passo avanti per la tua vita, perché i problemi ti bloccano, le soluzioni ti danno forza e motivazione per migliorare. Imparerai un approccio mentale differente davanti alle situazioni, che si rivelerà molto più utile e proficuo.
Il tocco in più
La maggior parte delle persone di successo hanno una caratteristica in comune: durante i momenti di tempesta emotiva riescono a rimanere calmi, centrati e sicuri.
Come ci riescono?
Con la regola 10/90.
Quando sei davanti ad un problema che ti produce rabbia o uno stato emotivo negativo fai così:
– dedica il 10% del tempo a capire il problema: spegni sul nascere i pensieri negativi, e dedica questo tempo ad analizzare oggettivamente quali emozioni produce in te, cosa quelle emozioni vogliono comunicarti, di cosa hai bisogno per tornare sereno.
– dedica il restante 90% del tempo a trovare le soluzioni: se hai dedicato 1 minuto al problema, per 9 minuti non staccarti dalla ricerca delle possibili soluzioni. Ricorda: non devi fantasticare. Piedi per terra e creatività accesa, per trovare soluzioni concrete e positive per risolvere quel bisogno inespresso che senti dentro te.
Occhio, perché se dedichi troppo tempo al problema, poi dovrai dedicarti un tempo infinito alle soluzioni! Quindi mi raccomando, pondera bene l’utilizzo del tempo, e non farti fregare dall’ego che vorrebbe fantasticare.
Che ne dici, la provi questa sfida dei 10 giorni? E la regola 10/90?
Fammi sapere come ti è andata utilizzando i commenti sotto!
A presto
Luca
Approfondimenti
- La sfida dei 10 giorni è tratta dal libro “La Dieta Mentale dei 7 Giorni“, di Emmet Fox. È un libricino pubblicato nel 1935, che ancora oggi riscuote molto successo. Anche se la “dieta Mentale” era in origine di 7 giorni, provala per 10, e migliora il tuo allenamento!
- Altri spunti interessanti li trovi al cap. 13 del libro “Awaken the Giant Within” di A. Robbins.
- Leggi anche l’articolo sui 4 metodi per gestire delle emozioni.
La depressione ci annebbia la mente e ci fa credere che ce mondo sta tutto sulle nostre spalle.
Nota però che con il termine “pensieri negativi” non mi riferisco alla depressione, Elanor.
Io non sono uno psicologo, né un medico, né un professionista del settore. La depressione è una patologia, e come tale va trattata…