3 strategie per restare centrati su di sé
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Al giorno d’oggi siamo portati a vivere una vita fatta di pochi eventi sensazionali, in cui la “quotidianità standard” non ha più valore. Questo può indurci a guardare solo alle cose sensazionali, perdendo di vista il senso ed il valore della vita nel suo complesso. Ecco 3 strategie per non farti influenzare dagli stimoli esterni e restare centrati su di sé.
Com’era bello il tempo in cui ci stupivamo per le piccole cose. Un gioco nuovo con gli amici, una serata in compagnia, un giro di Monopoli, e tutti tornavamo a casa felici.
Oggi tutto è una corsa. Corsa ad arrivare, a guadagnare, a mostrare, ad influenzare, o quantomeno a far vedere che ci sei.
Oggi viviamo di eventi, di messaggi promozionali, di situazioni incredibili ed esperienze indimenticabili. Tutto il resto è nulla.
Se non posti su Instagram immagini TOP da modella TOP col fotografo TOP al mare TOP dove costa TROP…sei nulla!
C’è un problema in tutto questo: che la vita non è fatta di puntini separati, ma è una linea continua. E quindi ciò che ti interessa non è massimizzare l’emozione puntuale del momento, ma vivere una vita felice, serena, proficua, soddisfacente…ogni giorno, ogni ora, ogni istante. Altrimenti? Altrimenti tra un TOP e l’altro c’è solo l’apatia, la mediocrità.
Perché non sei centrato su di te
Tre motivi congiunti:
#1 L’uomo soffre di assuefazione. La nostra memoria ricorda solo eventi inconsueti, originali, dove si vive un “pain” (dolore) o un “pleasure” (piacere). Per questo se guardi al passato non ricordi tutto ma solo i momenti salienti. E questo ti porta a pensare che ciò che conta della tua vita siano solo i momenti salienti, appunto… ERRORE n.1 !
#2 Si diffondono sempre più gli strumenti e le competenze per stupire, condizionare, influenzare le persone. Dalla pubblicità in TV al marketing online, il tono della concorrenza si alza sempre. Questo accelera l’effetto assuefazione di cui sopra, e ci spinge a prestare attenzione solo a chi davvero urla forte…ERRORE n.2!
#3 Siamo pieni di input “formidabili”, eccentrici, ma poveri di contenuto, che non soddisfano le nostre aspettative. Mi riferisco soprattutto al vissuto “esistenziale” del contenuto. Oggettivamente, dai…non puoi pretendere di avere “felicità” dalla Coca-Cola, “tutto intorno a te” perché usi Vodafone, e così via. Motivo per cui siamo intimamente sempre più attenti ed oculati a ciò che ci viene propinato, come se tutti volessero fregarci…ERRORE n.3!
Questo finisce anche per non farti vedere i contenuti di qualità semplicemente perché non sono venduti con messaggi eclatanti (vendere diventa quindi più importante dell’oggetto della vendita).
Come essere centrati su di sé
Se il mare si agita ciò non vuol dire che non ci si possa navigare comunque. Ma al crescere del mare è sempre più importante saper navigare bene.
La risposta sta nella consapevolezza di sé e nell’uso di poche ma buone strategie:
1. Abbi uno scopo
Avere le idee chiare su cosa desidero realizzare nella vita mi consente di focalizzare l’attenzione solo sugli stimoli che mi servono per davvero, razionalizzando gli input e selezionandoli per valore, non volume. Leggi questo post per approfondire.
2. Separa la forma dal contenuto
Cerca di determinare il vero valore di ciò che vedi o ascolti. Ti faccio un esempio semplice: se sei affascinato dalla bellezza estetica di una persona, ciò non vuol dire che possa avere proprio il carattere giusto per passarci una vita insieme. Allo stesso tempo chi è fatto per stare con te magari non sarà per forza il più bello del reame. Per quanto io ti auguri di avere tutto ciò che desideri senza compromessi 😉 , è importante che tu sappia distinguere i piani. Altrimenti potrai essere affascinato da ciò che ti allontana dai tuoi scopi oppure non vedere ciò che invece ti sarebbe utile.
3. Leggi e studia
Non ho evidenze scientifiche su questo, ma dalla mia esperienza le persone che si mettono in discussione, leggono, studiano e si aggiornano costantemente sono le stesse che imparano a selezionare meglio le proprie fonti in base ai contenuti. E nel medio-lungo periodo pagano meno lo scotto del sentirsi dispersi tra gli annunci sensazionali.
Il tocco in più
Capita spesso di essere in una condizione passiva e di ascolto inerme mentre riceviamo informazioni, slogan o messaggi promozionali. Questo è proprio l’atteggiamento che consente al mittente di influenzare il destinatario, mettendogli nel cuore emozioni e false certezze che non per forza sono ciò che invece è buono per lui.
Guida tu! Tieni tu il volante. Questo non vuol dire non ascoltare, né filtrare in modo rigoroso le informazioni. Vuol dire al contrario essere molto accorti, al punto tale da saper riconoscere anche i tentativi di coercizione. Bisogna farsi sempre un’opinione dell’oggetto e della forma comunicativa. Ed in base a questa decidere se approfondire o gentilmente rimbalzare.
Concludo
Per una vita realizzata e serena è importante non essere in balia della “concorrenza comunicativa” che oggi sempre più ci vuole orientare ed influenzare. Spegni le orecchie, chiudi gli occhi e respira. Centrati su di te, riconosci i tuoi desideri più profondi, definisci la tua missione.
Da questo momento valorizza i contenuti che ti nutrono veramente, ed elimina pian piano quelli che ti confondono o che addirittura ti consumano. È un lavoro facile per gli stimoli più semplici (da Facebook alla TV) e può seguire ad un livello più profondo, fino ad intaccare le relazioni a cui sei esposto. Missione: riuscire ad ascoltare il tuo cuore, spegnendo la voce di chi questo lo impedisce.
Luca
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