Come essere più soddisfatti di sé, lasciando perdere le opportunità e concentrandosi sul proprio valore
tempo lettura 12 min.
La chiave della soddisfazione non sta nel godere di tutte le opportunità che la vita di dona, ma nell’esprimere al meglio tutto il tuo valore
È una calda e tranquilla giornata di primavera nella fattoria.
Lungo quella stradina di periferia si respira silenzio e tranquillità.
Il venticello leggero, il sole caldo, i muretti a secco che danno riparo ai piccoli insetti che popolano la terra.
Siamo ai primi del ‘900, e Maria, 84enne da pochi giorni, fa chiamare a raccolta i propri figli e parenti stretti.
Vuole dargli un ultimo saluto. Un ultimo abbraccio, un messaggio affettuoso per ciascuno.
È allettata ormai da mesi, e non sa neanche bene perché.
Ma ormai lo sente, lo sa con certezza. Manca poco. Sta arrivando la sua ora.
È una sensazione inspiegabile, non razionale. È che ad un certo punto sei tutt’uno con la tua stessa Natura. Nessuna certezza è distante da te, nessuna ansia e nessuna angoscia ti separano dalla tua vera essenza.
È come se sapessi tutto, se sentissi tutto. Perché non c’è altro da sapere e da sentire che la tua vera identità, indivisibile da te stesso, e parte di quella grande famiglia di anime che chiamiamo Natura.
Maria sa ciò che dev’essere, sa ciò che sta per arrivare. E lo accetta volentieri. E lo vive con la pace. È serena.
Desidera solo quell’ultimo saluto a ciascuno dei sui cari, perché anche loro siano sereni come lei.
Maria ha avuto una vita lunga e laboriosa. Ha imparato a fare il pane a 5 anni, a pulire casa intorno ai 7, e da allora la sua intera esistenza è stata dedicata alle faccende domestiche, ad accudire i figli, all’aiuto nei campi e a tutto ciò che la fattoria richiedesse.
Maria ha vissuto per 84 anni a 7 chilometri dal mare. Ma il mare non l’ha mai visto. Mai.
Ha vissuto tutta la vita in un paesino di 3.000 abitanti, ma di questi ne ha conosciuti solo una trentina.
È cittadina italiana, ma la sua lingua è il dialetto del paese.
Maria è al termine del suo percorso. Ma è serena, è soddisfatta. E nulla può più allontanarla da questa profonda certezza interiore.
Le opportunità della vita
Maria è esistita davvero. Era la nonna di una persona a me cara, e quando mi fu raccontata la sua storia, mi colpì molto il fatto che abitasse davvero a pochi chilometri dal mare, ma non l’avesse mai visto.
Per me è inconcepibile. È incredibile.
Io ogni anno faccio ore ed ore in macchina, o magari pago aerei, hotel e cene fuori per poter vedere il mare…Hai il mare a 7 chilometri, e non sfrutti questa opportunità!?
Certo, quelli di Maria erano altri tempi. E forse le “opportunità” non erano viste come tali.
Ma d’altro canto lei non era infelice. Anzi, dai racconti pare fosse proprio soddisfatta della sua vita.
Chissà, forse è vero che si stava meglio quando si stava peggio. Oppure, forse, non sono le opportunità a dare soddisfazione e renderti felice. O per lo meno non sono determinanti.
Forse non è la ricchezza, non sono i viaggi, non è ottenere tutto ciò che puoi ottenere a renderti soddisfatto.
Ci dev’essere dell’altro…
L’insoddisfazione e la trappola delle opportunità
Che piacere avere l’opportunità di fare un bel viaggio, godere di un regalo, avere le attenzioni gratuite di qualcuno. Quando puoi permetterti un nuovo sfizio, quando fai shopping senza pensieri, o ricevi un complimento che non ti aspettavi. Godere di ciò che la vita ti regala è piacevole, e non è sbagliato.
Ma è sbagliato pensare di poter essere soddisfatti solo raccogliendo, ovvero sfruttando tutte le opportunità che ti si palesano davanti e vivendo con intensità i doni ricevuti, siano essi oggetti, esperienze o gratificazioni.
La soddisfazione viene dalla profonda sensazione di avere un valore.
Se non hai valore, non puoi provare soddisfazione.
E per sentire di avere un valore devi sentirti come un pezzo di puzzle nel giusto posto, come un elemento di un meccanismo che, anche grazie a te, funziona e porta i suoi risultati.
Per avere questo serve dedizione, serve utilizzare le tue energie e competenze, serve spremerti, e avere un feedback che ti faccia riconoscere che il tuo contributo porta risultati concreti.
La differenza tra dare e ricevere
Immagina di avere la possibilità di vivere in vacanza, e passare tutta l’esistenza a crogiolarti tra piscine, cocktail, massaggi, e tutto ciò che possiedi.
All’inizio è una vacanza, dopo un po’ diventa tutto vuoto, e alla fine è una galera.
Fidati: prima o poi finisci per sentire una chiara sensazione di inutilità ed insensatezza bussare alla tua porta. E non sai cosa rispondere.
Lo confermano gli studi della Dott.ssa Teresa Amabile, ricercatrice ad Harvard: perché la tua vita interiore sia soddisfacente, devi percepire chiaramente un progresso, una evoluzione. Non importa quanto rapida, purché sia continua. E, ovviamente, non puoi migliorare te stesso se da parte tua non c’è uno spenderti, un dedicarti corpo ed anima a qualcosa che ritieni importante.
Meglio ancora se il tuo contributo è determinante o unico.
Pensaci un attimo: preferisci essere il pesce più grosso del tuo acquario, o un pesciolino qualunque nell’immensità del mare? Non c’è dubbio: l’idea di essere unici e importanti è ancora più realizzante.
Ma se sei costantemente focalizzato sul godere quanto più puoi di ciò che ti è donato e sullo sfruttare al 100% tutte le opportunità che hai, perdi un elemento fondamentale della soddisfazione: sentirti una persona di valore.
Per sentire il tuo valore devi dare, ed ottenere in cambio ciò che ti fa sentire vivo, importante, utile. Non sprecare le tue energie, non regalarti. Ma donale senza riserve a chi le può capire, ad una causa che senti importante. Perché solo così potrai vivere nella piena soddisfazione.
Cosa desideri in cambio
Gratitudine, attenzioni, relazioni, benessere, sicurezza, varietà e novità, evoluzione, riconoscenza, fama. Cosa esattamente desideri ottenere in cambio per ciò che dai?
E come lo misuri? In Euro, in numero di amici, in citazioni della tua pubblicazione, in appartamenti di proprietà, in numero di interviste che rilasci, in numero di promozioni sul lavoro o di persone che rendi felici?
Per superare l’insoddisfazione devi sapere cosa hai da dare, cosa desideri in cambio, e come lo misurerai.
Solo così potrai scegliere consapevolmente in che direzione utilizzare le tue energie, per chi, e con quale valuta di scambio.
Perché Maria era soddisfatta
Possiamo dedurre, quindi, che Maria fosse soddisfatta perché con la sua operosità otteneva in cambio ciò che desiderava.
Probabilmente era la gratitudine da parte dei sui cari, o la sicurezza che la vita della fattoria scorresse in modo lineare, o la riconoscenza da parte dei figli cresciuti con il suo amore e la sua dedizione. O magari, più probabilmente, un mix di questi ed altri fattori.
Sta di fatto che Maria non aveva bisogno di “opportunità” di cui godere, come ad esempio la possibilità di vedere il mare, quanto invece di “opportunità” per donare e donarsi, ricevendo in cambio ciò che davvero la faceva sentire importante.
Ed è esattamente ciò che ha trovato nella sua fattoria.
Insoddisfazione e frustrazione
C’è una sottile ma importante differenza tra insoddisfazione e frustrazione.
L’insoddisfazione proviene dalla naturale tensione che hai verso la massima espressione delle tue potenzialità. Dato che è desiderio inconscio di tutti quello di sentire di avere un valore, quando stai esprimendo solo una parte di te, la parte inespressa stride, sgomita, o persino urla, perché desidera uscire, donare valore, e quindi ricevere in cambio ciò che pensa di meritare.
Questa è l’insoddisfazione: la condizione in cui non riesci ad esprimere il meglio di te.
La frustrazione, invece, indica che in cambio della tua fatica non stai ottenendo quanto desideri.
Magari desideri gratitudine, ed invece stai ricevendo soldi, o desideri fama, e stai ricevendo stabilità. Oppure non stai ricevendo abbastanza: speravi in orde di persone che acclamavano il tuo nome, ed invece ti ritrovi con quattro gatti che sanno a malapena come ti chiami.
L’insoddisfazione richiede un lavoro interno a sé, per capire le qualità represse che invece vorresti esprimere: in cosa sai di essere bravo, quali caratteristiche ti contraddistinguono, quali componenti del tuo carattere e della tua personalità sono rari o unici?
La frustrazione, al contrario, richiede un lavoro più esterno, orientato a trovare le soluzioni che a parità di sforzi possono darti ciò che desideri: un nuovo lavoro, uno sport differente, un contesto sociale diverso, o semplicemente la richiesta esplicita al tuo partner di starti vicino e supportarti in un modo differente rispetto a come fa oggi.
Impara a distinguere la frustrazione dall’insoddisfazione, perché le cure sono diverse, e puoi essere tanto più efficace nel superarle quanto più riuscirai a distinguerle.
Il tocco in più
Il mondo moderno ci offre un sacco di opportunità. Viaggiare non è più un problema, ottenere informazioni è semplicissimo, molti acquisti sono diventati accessibili ai più, e l’istruzione è di certo più abbordabile rispetto ad un secolo fa.
Ma se vuoi essere soddisfatto di te e della tua vita, non lasciarti tentare dalle troppe opportunità.
Da un lato non puoi cogliere tutto ciò che il mondo ti offre, perché non ti basterebbero i soldi, il tempo, le energie. Dall’altro vedere le tante opportunità intorno a te, proiettare su queste la tua soddisfazione, e poi non poterle ottenere tutte, ti renderà costantemente alla ricerca di qualcosa di più, senza però mai arrivare a alla soddisfazione che desideri veramente.
Per essere soddisfatto focalizza le tue energie. Non disperderle. Abbi chiaro in mente cosa hai da dare, a chi puoi darlo, e cosa desideri ottenere in cambio.
Scoprirai di poter vivere libero da ciò che il mondo ti propina, e di essere invece autore unico del tuo destino, supporto di valore per gli altri, e componente unico ed insostituibile nel puzzle della vita.
A presto
Luca
Approfondimenti
- Questo articolo è stato ispirato da un paragrafo del libro “Rocking Blog” dell’amico Riccardo Scandellari. Riccardo è un Maestro della comunicazione digitale. Ed in quanto tale, non si limita a consigli pratici su cosa e come fare, ma riesce a cambiare il tuo modo di essere e di pensare quando comunichi. Se vuoi cambiare te stesso per comunicare meglio online, il suo nuovo libro è davvero una bomba!
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