I 3 principi basilari della motivazione da conoscere se vuoi essere motivato
tempo lettura 11 min.
Non puoi essere motivato se non ti assumi la responsabilità delle tue azioni, se non domini le immagini che ti fai di te stesso e se non utilizzi la leva migliore. Ecco i 3 principi base della motivazione e come fare per essere sempre motivato.
Qualunque essere umano vive momenti di euforia e momenti di tristezza, periodi di energia e motivazione, ed altri di incertezza e malinconia.
Ma non tutti sanno governare le proprie emozioni, per non farsi infinocchiare dalle situazioni sfavillanti e mantenere alto il proprio livello di motivazione nonostante le salite della vita.
Mantenere alto il tuo livello di motivazione vuol dire avere obiettivi chiari e riuscire a non cedere alla tentazione di mollare quando le cose vanno storte. Vuol dire avere la certezza che, indipendentemente dagli eventi esterni, la tua azione può influenzare le cose, fino a farti raggiungere il risultato che speri.
Che il tuo obiettivo sia la serenità, la pace interiore, un nuovo lavoro, un nuovo livello economico, o la sana educazione di un figlio, ecco i 3 principi base della motivazione che devi assolutamente conoscere se vuoi essere motivato.
Cos’è la motivazione
Come spiego nella pagina introduttiva sulla motivazione, spesso si confonde la motivazione con una sorta di “carica emotiva”, che ti fa sentire forte, vitale, sicuro, e che quindi ti fa rispondere agli eventi in modo determinato e positivo.
Ma questa carica emotiva non può durare per sempre. Anzi, per la verità non dura proprio un granché.
Perché? Perché è determinata da ormoni che il tuo corpo produce in seguito a fattori esterni, come una bella esperienza, della bella musica, la tua stessa immaginazione o magari un mix di tutto questo sapientemente architettato da un para-motivatore di quelli che sempre più spesso trovi in giro sui palchi.
Questi ormoni sono i responsabili dello stato fisico ed emotivo di palpitante eccitazione in cui ti ritrovi.
Ma purtroppo gli ormoni passano, mentre i tuoi desideri restano.
Quindi ben vengano le forti emozioni. Ma fai attenzione: la vera motivazione non è spumeggiante euforia.
La vera bellezza della tua vita non è data dalla somma dei momenti scintillanti che vivi, ma dalla pienezza e dal senso di pace e di soddisfazione che provi quando chiudi gli occhi la sera.
Quindi la motivazione non è pura emozione, ma quella forza interiore che ti fa reagire agli eventi, che ti dà carica e determinazione, che ti fa abbattere gli ostacoli che trovi lungo il cammino, e sorvolare sulla paura di non farcela, fino al punto in cui raggiungi il tuo obiettivo, e ti senti fiero di te.
La vera motivazione è quella netta sensazione di volere a tutti i costi il tuo obiettivo, e di essere disposto a superare il mondo pur di andartelo a prendere.
Fatta questa doverosa introduzione, ecco i 3 principi fondamentali che devi conoscere per trovare la tua motivazione.
I 3 principi basilari per avere Motivazione
#1 La Motivazione richiede responsabilità
Secondo Jim Cathcart tutti siamo motivati, ma alcuni puntano a raggiungere obiettivi, altri invece desiderano non prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Questo presumibilmente per paura di fallire, per timore del giudizio degli altri, o magari perché temono una qualche forma di instabilità nell’uscire dalla propria zona di comfort. È un po’ il concetto di “beneficio secondario” che abbiamo visto nell’articolo sull’Autosabotaggio.
Quindi se ti senti demotivato, prima di tutto prova a chiederti se piuttosto sei motivato a proteggere il tuo io, il tuo ego dal fallimento, dall’instabilità, o dal giudizio altrui. Se vuoi approfondire, leggi l’articolo sui “3 fratelli guastafeste” che determinano la tua demotivazione.
Una cosa è certa: il termine Motivazione è composto da Motivo+Azione.
Per sentirti motivato devi avere un Motivo forte che ti spinge, ma devi anche decidere di Agire.
Avere un motivo, un desiderio, ma poi non agire, è tipico dei sognatori, quelli che vivono alimentandosi di idee ed ipotesi, ma che poi concretizzano poco o nulla.
Agire senza avere un motivo chiaro, è tipico di chi vive la vita randomicamente, senza seguire un percorso deciso e voluto.
Sedersi a tavolino con se stessi ed interrogarsi su quale sia davvero il motivo di fondo che muove la tua azione richiede la responsabilità di dirsi la verità.
E agire, in barba ai limiti, ai problemi, ai giudizi e alle incertezze, richiede altrettanta responsabilità.
Sei pronto a sostenerla?
#2 Il motore della Motivazione è una “immagine mentale motivante” di te stesso
Mia personale interpretazione della motivazione: quando sei ai piedi di una montagna e devi iniziare a scalarla, puoi immaginare te stesso mentre fatichi lungo il percorso, puoi vederti mentre ti senti umiliato o deluso per aver mollato a metà la tua impresa, oppure puoi visualizzarti mentre ti godi il tuo avanzamento o mentre gioisci sulla vetta del monte.
In funzione dell’immagine di te che proietti nella tua mente, alteri il tuo stato emotivo e fisiologico, e questo ti rende più o meno motivato a partire.
Una volta che sei partito per la tua scalata, il procedimento mentale è lo stesso, ma possono cambiare le immagini: potresti essere deluso dalla realtà, che si rivela molto diversa da ciò che speravi, oppure potresti visualizzarti sempre più stanco ed affaticato, nonostante i buoni propositi iniziali, o ancora potresti vederti frustrato dal giudizio altrui qualora mollassi l’impresa o magari felice di riuscire a mettere un passo dietro l’altro, e questo ti può spingere ad andare avanti nonostante la fatica.
In base all’immagine di te che proietti nella tua mente mentre stai scalando, sarai più o meno motivato a portare a termine la tua impresa con successo.
L’immagine che ti fai di te stesso determina il tuo livello di motivazione.
La tua naturale propensione all’ottimismo, le esperienze positive e negative del passato e il tuo dialogo interiore sono solo alcuni dei fattori che possono influenzare queste immagini.
Di certo qualunque attività tu debba svolgere, qualsiasi obiettivo tu ti ponga, se vuoi essere più motivato devi capire quale immagine “depotenziante” ti sei fatto di te e decidere razionalmente di far prevalere dentro la tua mente l’immagine che invece è per te più motivante.
È possibile con la mente razionale vincere l’automatico turbine di emozioni che vivi quando sei in una situazione instabile? Si, è possibile. Perché l’essere umano ha una Neocorteccia (sede della razionalità), che può decidere di dirigere i propri pensieri dove preferisce.
È facile? No. È possibile? Si. Come ci riesci? Con l’allenamento.
Fermati, rilassati, e descrivi a te stesso chiaramente le immagini che ti sei fatto di te mentre porti avanti la tua impresa. Se sono motivanti, ottimo, non hai bisogno di altro. Se sono demotivanti, cerca invece di trovarne altre, che ti spingono, che ti motivano, che ti danno energia e vitalità. Una volta focalizzate, guardale e riguardale, torna a riviverle spesso, finché non diventeranno le uniche a spingere la tua azione.
È un allenamento, appunto, a distogliere il tuo sguardo dalle immagini demotivanti e mantenere ben salde in mente invece quelle che ti motivano.
#3 Alcuni si motivano con la sfida, altri con l’affetto e il supporto umano
Le due leve principali che muovo le tue scelte sono il desiderio di provare piacere e il timore di provare dolore. La forma più tipica di piacere per il tuo ego è il sentirsi importante, unico, di valore. La forma più tipica di dolore è il suo esatto contrario: sentirsi una nullità, umiliato e senza valore.
Alcuni associano alla sfida la possibilità di dimostrare il proprio valore e la propria forza. Altri invece sotto la sfida soccombono. Perché? Perché si sentono importanti e unici se vengono supportati, non se vengono sfidati.
Morale: se la sfida ti accende, sfidati o lasciati sfidare. Il miglior modo per te per restare motivato è quello di darti un obiettivo alto, e delle gratificazioni lungo il cammino.
Se invece è l’affetto e il supporto umano a far emergere il meglio di te, allora non sfidarti, è controproducente. Cerca piuttosto il supporto di chi crede in te, chiedi aiuto a chi ti dona affetto e ti è vicino. Solo in questo “microclima ideale” riuscirai a dare risultati ed esprimere il tuo meglio.
Conclusioni
Se cerchi motivazione, ecco i 3 principi che devi conoscere e seguire: prenderti la responsabilità della tua azione, monitorare e modulare le immagini che ti fai di te stesso, ed infine lasciarti sfidare oppure amare.
Con un po’ di allenamento, vedrai che tutto questo diventa naturale. E quando impari ad applicare questi tre principi, potrai decidere tu quando e quanto essere motivato, indipendentemente dagli eventi avversi, e sempre sulla strada verso cui si dirigono i tuoi sogni.
A presto
Luca
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