Come indirizzare testa, cuore e braccia per costruire una vita ideale che ti realizzi
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In questo articolo scopriamo come bilanciare razionalità, emotività e voglia di fare per costruirti la tua vita ideale.
Almeno una volta nella vita avrai sicuramente provato la frustrante sensazione di non avere un’idea chiara di cosa desideri fare della tua esistenza, di chi vuoi diventare, di come è meglio utilizzare il tuo tempo e le tue energie, e per cosa vuoi essere fiero di te quando guarderai indietro al tuo passato e unirai i puntini della vita che è già andata.
Anzi, potrebbe anche essere che questo pensiero ti assilli più volte lungo il corso degli anni, e che torni a farsi sentire soprattutto quando ciò che vedi davanti ai tuoi occhi è la palese evidenza che non stai vivendo la vita dei tuoi sogni.
Per costruire la propria vita ideale non è sufficiente un percorso razionale. E non servono neanche le scelte “fatte col cuore”, definizione romanticissima che di solito usiamo per giustificare tutto ciò che facciamo senza usare il cervello ;p.
La vita ideale è l’esito di un sapiente allineamento tra testa, cuore, e braccia, tra ciò che vuoi essere, ciò che ti senti chiamato ad essere e ciò che fisicamente fai e sei.
Vediamo insieme i tre elementi da governare per costruirti una vita ideale, e come renderla una realtà.
La testa: come immagini la tua vita ideale
Domanda bomba: qual è il migliore ideale di te stesso che puoi immaginare?
Rileggila pian pianino: qual-è-il-migliore-ideale-di-te-stesso?
Chiudi gli occhi per un attimo, e immagina di avere 10, 20, 30 anni in più, e di aver speso al meglio questi anni ed essere diventato il meglio che puoi diventare, il tuo “io” dei sogni.
Che immagine vedi di te mentre sei nella tua migliore espressione?
Cosa fai, con chi sei, come utilizzi le tue energie, per chi/cosa vivi, chi aiuti, chi ti segue, quali emozioni provi dentro di te che ti fanno sentire vivo e soddisfatto. Magari sei su un palco ad emozionare la gente con la tua musica, o sei in un ristorante a far sentire speciali i tuoi ospiti.
La mente è capace di proiettare il film della tua vita ideale, quella libera, che ti realizza, e ti fa sentire soddisfatto di te. Guardalo, gustatelo, e prendi spunto da quella visione per decidere i tuoi prossimi passi. Perché l’altro compito della mente è quello di riportare tutto questo ad una strategia concreta, pratica, per acquisire le competenze di cui hai bisogno, sviluppare le relazioni che ti servono, entrare nel contesto giusto, ed iniziare a plasmare te stesso passo dopo passo, fino ad impersonare il tuo “io” migliore.
Maggiore è la chiarezza dell’immagine del tuo io ideale che riesci a proiettare nella tua mente, più facile sarà realizzarla per davvero. Maggiore è l’energia mentale che dedicherai a capire come raggiungerla, migliori saranno le soluzioni che troverai, e quindi i risultati che otterrai.
Ma la testa non è tutto. La razionalità è il volante della tua auto, è come il timone del tuo razzo. Può dare l’indirizzo, ma non è dalla testa che viene la spinta. Con la sola razionalità non puoi costruirti una vita davvero ideale, perché i risultati che ottieni sono rilevanti solo se ti appartengono per davvero, se ti emozionano e ti realizzano dal di dentro.
Ecco quindi l’importanza del Cuore.
Il Cuore: una vita che ti appartiene davvero
Se la mente è il timone delle tue azioni, il cuore è il suo propulsore.
Uno dei più frequenti motivi per cui noi esseri umani ci demotiviamo è che il timone vuole andare in una direzione verso cui il motore non vuole spingere. È il concetto base dell’autosabotaggio.
Razionalmente scegli una università, ma il cuore punta altrove. Il cervello ti dice di sopportare, ma il tuo cuore vorrebbe essere libero. E così facendo, giorno per giorno, il tuo motore si spegne, e non ne vuole sapere più di spingere. O peggio ancora, esplode, magari anche con reazioni irrazionali. E a quel punto puoi perdere ore, giorni, o mesi a riflettere e pensare, ma se il tuo propulsore non gira, i pensieri si arrovellano uno sopra l’altro, senza portare a soluzioni.
Al contrario, ci sono volte in cui il tuo cuore spinge, ma la tua mente non è capace né di bloccare questi impulsi, né di capire perché si verificano.
Nota bene: quando parliamo di “Cuore” ci riferiamo alla parte più emotiva e profonda di te, che risiede nella tua mente non razionale. Quella che spesso non riesci a dominare quando prendi decisioni affrettate, o ti fa persino “sbattere contro i muri” nonostante la tua razionalità ne sia perfettamente cosciente.
Imporre al cuore la strada, rischia di farlo smettere di battere. Lasciare che il cuore indichi la via ti farà avanzare a zonzo, senza una destinazione precisa.
La vera soluzione è guardare le reazioni del tuo cuore agli eventi della vita, per capire cosa ti accende e cosa ti spegne, cosa risveglia in te le energie e cosa invece ti abbatte. Il Cuore è la sede del tuo “perché”, il vero fondamento della tua motivazione, ciò che dona passione, determinazione e resilienza al tuo agire.
Quindi non sottovalutarlo mai, e non lasciarlo soccombere sotto la forza della ragione. La giusta funzione della mente è capire dove il cuore vuole andare, e attuare le migliori strategie per aiutarlo ad esprimersi al meglio. Quindi non imporre al tuo cuore la strada. Ascoltalo, e trova soluzioni per realizzare i suoi desideri più veri e profondi.
Ma…anche se hai testa e cuore, manca ancora un elemento per essere produttivo e rendere realtà ciò che desideri: le braccia.
Le braccia: lo strumento per realizzare
Le braccia sono l’azione. Fare, muoversi, procedere. Ovvero liberare il freno e lasciare che cuore e mente esprimano il proprio potenziale.
Come? Prima di tutto partendo. La decisione più importante è quella di premere il bottone “start”. Partire, con un primo passo, magari piccolo e semplice, ma concreto.
Occhio: partire non vuol dire buttarsi ad occhi chiusi nel burrone! Bilancia prudenza e pulsione, sicurezza e avanzamento. Ma compi azioni concrete, e avvia la tua macchina.
Piano piano, passo dopo passo, capirai da solo come orientare la tua progettualità, di cosa ha bisogno la tua professionalità, e come creare prodotti, servizi e soluzioni concrete che servano qualcuno di specifico.
Partire senza timori, spendersi con energia, servire senza riserve.
Il tutto sotto l’attenta direzione del tuo timone, pronto a virare se necessario, e con la decisa propulsione del tuo cuore, che non molla perché sa che quella è la sua strada.
Conclusioni
La vita ideale va costruita. Non solo con la testa, non solo di cuore, non solo facendo. Ma unendo sapientemente questi tre fattori, e facendoli lavorare in modo coordinato.
Non c’è vita migliore di quella in cui il tuo cuore palpita per ciò che stai facendo, la tua mente sa che quella è la strada giusta, e le tue braccia sono talmente energizzate da non provare neanche più fatica.
Utopia? No, fidati, non è utopia. Lo vivo sulla mia pelle da 3 anni ormai, e ti garantisco: allinea testa, cuore e braccia, ascolta i tuoi bisogni profondi, e dirigi la tua energia verso la direzione che sai essere davvero la tua. Lascia le tue abitudini, libera gli ormeggi, e imposta nuove routine quotidiane. Cerca le competenze che ti servono, fai gli esperimenti che ti aiutano, prova, riprova, e non avere paura.
Imparerai a coordinare bene testa, cuore e braccia, e tra qualche anno ti guarderai indietro, e sarai orgoglioso di te, e felice di aver abbandonato il mondo delle vittime e delle lamentele, a favore invece di chi la propria soddisfazione se la va a cercare, giorno dopo giorno, passo dopo passo.
A presto
Luca
Approfondimenti
- Questo articolo è stato ispirato da una intervista a Jay Shetty
- Leggi l’articolo “cosa vuoi fare da grande”
Io vorrei farle i miei più sentiti complimenti per questo articolo. Sono una ragazza di 23 anni e sono in piena crisi su cosa fare della mia vita. Sono consapevole di avere ancora del tempo ma ho molta voglia di fare da non saper dove iniziare. È stato molto bello leggere questo articolo, pieno di spunti, riflessioni e stimoli. Dovrebbero esserci più persone come lei e quel che scrive.
Grazie
Grazie Vanessa per i complimenti, è sempre bello sapere di fornire spunti utili di crescita e riflessione.
Ho vissuto anche io per anni nella situazione in cui sei tu oggi. Le mie soluzioni sono arrivate col tempo, buttandomi in tante cose, e poi capendo quali fossero per me. Ma avrei forse fatto prima e meglio se mi fossi preso del tempo per un’analisi profonda e seria con me stesso, mettendo da parte tutte le aspettative degli altri su di me e la voglia di compiacere, e parlando a me stesso con chiarezza.
La propria strada viene dal dedicare tempo alla riflessione personale e alla mediatazione. Il tutto senza però fermarsi: fare, qualunque cosa sia, è di fondamentale importanza per aiutarci a non avvitarsi su se stessi, bloccando pensieri ed energia, e quindi la capacità di analizzare e scegliere.
Corri, fai sport, fai volontariato, leggi, visita musei, fai cose che ti piacciono, e poi dedica tempo alla riflessione.
Quando avrai intuizioni, scrivitele, e ritornaci su dopo qualche giorno.
In bocca al lupo, e fammi sapere come va! a presto
Luca